SIRIA - Inizia a perdere pezzi Isis nel nord della Siria, dove i jihadisti ieri hanno dovuto abbandonare la roccaforte strategica di Manbij da una coalizione curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti. Liberati anche i circa 2.000 civili, secondo i miliziani che hanno conquistato la città, dai jihadisti in fuga, che li hanno usati come scudi umani per proteggersi dai bombardamenti nella ritirata.
Prosegue intanto senza esclusione di colpi anche la guerra ad Aleppo, un'ottantina di chilometri a ovest, nonostante la tregua quotidiana di tre ore annunciata dalla Russia. E continuano a morire i civili inermi.
Sono almeno le 18 persone, secondo fonti dell'opposizione e della Difesa civile che opera nei territori sotto il controllo degli insorti, uccise in raid aerei che hanno preso di mira una cittadina a nord della metropoli e in cui ancora una volta è stato colpito un ospedale.
Prosegue intanto senza esclusione di colpi anche la guerra ad Aleppo, un'ottantina di chilometri a ovest, nonostante la tregua quotidiana di tre ore annunciata dalla Russia. E continuano a morire i civili inermi.
Sono almeno le 18 persone, secondo fonti dell'opposizione e della Difesa civile che opera nei territori sotto il controllo degli insorti, uccise in raid aerei che hanno preso di mira una cittadina a nord della metropoli e in cui ancora una volta è stato colpito un ospedale.