"Sporcizia, devastazione, zero controlli. Taranto non è amata da chi la governa"

TARANTO - Questa sera con la mia famiglia mi sono recato in centro per una passeggiata. Amo Taranto e adoro di tanto in tanto fare due passi tra il borgo umbertino e la Città Vecchia. Con me c'erano anche dei miei amici di Barcellona. Ho parcheggiato nei pressi di piazza Ebalia. Già qui comincia la vergogna: a parte l'arlecchinata di luci nella fontana Rosa dei Venti, la mia attenzione si sofferma sulle decine di auto parcheggiate quasi a farsi beffa del segnale stradale che reca il divieto di fermata. Proseguo con i miei amici in direzione di piazza Ebalia: marciapiedi zozzi, muri sporchi di urina, cestini colmi di spazzatura e moto con in sella 3 persone senza casco che scorrazzano tra i bambini. E che dire poi degli abusivi, delle luci spente, dei marciapiedi e delle pavimentazioni rattoppate e semi distrutte? Sono sconcertato. Così in una nota Gianluca Lomastro, presidente associazione Made in Taranto.

E lo erano anche i miei amici - prosegue - che hanno prontamente esclamato "che peccato"! Ho chiamato polizia e carabinieri. Costernati anche loro, sono intervenuti subito. Benché a pochi mesi dalle elezioni, sembra che il bene di questa città non interessi nemmeno a coloro che promettono di governarla. Un silenzio assoluto regna sovrano nell'indifferenza più totale da parte di molti miei concittadini che si rifiutano di denunciare questo stato di cose per le solite convenienze personale. E' il momento di dire basta. Taranto non merita quest'altro schiaffo. Taranto merita rispetto, amore e dedizione. Nelle prossime settimane cercherò di unire le tante associazioni tarantine che si stanno distinguendo per il loro attivismo. E' insieme a loro che voglio ricostruire questa città, conclude Lomastro.

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