Tagli scuola e trasferimenti al Nord, lettera a Emiliano


di Redazione - “La Puglia è risultata la Regione più bistrattata d’Italia con numerosi tagli al personale docente e ATA e dei 1800 docenti pugliesi interessati alla mobilità della scuola primaria/infanzia, oltre la metà è stata assegnata al centro-nord. Lo ripetiamo da tempo: è in atto un’indecorosa e inaccettabile smobilitazione del sistema scolastico regionale, che minerà profondamente l’offerta formativa. Altro che futuro e investimenti sulle nuove generazioni: siamo di fronte a un’enorme presa in giro, che umilia il mondo della scuola e tante famiglie pugliesi”.

Lo afferma Gianni Verga, Segretario generale della UIL Scuola Puglia, che in una lettera aperta fa leva sul “senso di responsabilità e attaccamento al territorio pugliese” del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del Presidente della VI Commissione consiliare regionale, Alfonso Pisicchio, dei deputati e ai senatori del Pd, oltre che del segretario regionale del Partito Democratico, Marco Lacarra, per manifestare “quanto si sta, ormai, consumando in Puglia rispetto alla costrizione dei nostri docenti conterranei, assunti quest’anno in fase B e C, ad emigrare al Nord per effetto di una legge ingiusta e della testardaggine con cui si continua ad operare al Ministero. E’ ora – si legge ancora nella lettera - che tutti voi prendiate posizione per fermare il Governo. Questo è l’appello che noi vi muoviamo in quanto richiestoci dalle centinaia di docenti ed in quanto già manifestato in piazza il 5 Maggio 2015”.

La soluzione immediata, che secondo il sindacato della scuola “risulta percorribile e realizzabile nell’immediato per riportare disponibilità di posti e quindi i nostri docenti in Puglia, nelle more della revisione degli organici, è rinvenibile in una sostanziale revisione degli organici e in un incremento del numero di posti in organico di fatto. Occorre, però, unità d’intenti e volontà politica ampia, affinché ciò accada. In gioco – conclude Verga – c’è il futuro di tanti studenti e di tanti lavoratori pugliesi. In ballo, c’è il futuro del nostro territorio”.

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