VENEZIA - Era un maestro nelle truffe online e, attraverso ben 55 alias, via internet avrebbe messo a segno oltre 250 raggiri ai danni di persone convinte di poter acquistare telefonini, tablet, play station e altro materiale. Tutti clienti che venivano 'descritti' in una sorta di diario.
E' l'accusa mossa a un leccese denunciato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che nell'arco di due anni è risultato aver accumulato un illecito guadagno di oltre 80.000 euro. Tutto è nato dalla denuncia presentata presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia da una persona che aveva inutilmente atteso la mancata consegna di uno smartphone acquistato su internet mediante ricarica di una carta di pagamento.
Le indagini hanno portato a un uomo residente nel basso Salento, attualmente agli arresti domiciliari nella provincia di Lecce.
E' l'accusa mossa a un leccese denunciato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che nell'arco di due anni è risultato aver accumulato un illecito guadagno di oltre 80.000 euro. Tutto è nato dalla denuncia presentata presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia da una persona che aveva inutilmente atteso la mancata consegna di uno smartphone acquistato su internet mediante ricarica di una carta di pagamento.
Le indagini hanno portato a un uomo residente nel basso Salento, attualmente agli arresti domiciliari nella provincia di Lecce.