Moody's ha rivisto al ribasso il pil americano per il 2016, a +1,7% dal +2,0% stimato in precedenza. Invariata a +2,3% la stima di crescita per il 2017. Lo dichiara la stessa agenzia di rating in una nota, prevedendo che la Fed tornera' ad aumentare i tassi di interesse entro la fine dell'anno.
Il rischio di deflazione nell'area euro resta una preoccupazione, spiega Moody's, sottolineando che la Bce continuera' nella sua politica accomodante anche nel 2017.
Le elezioni americane sono un rischio per l'economia globale, secondo l'agenzia di rating, sottolineando che un cambio di politica negli Stati Uniti che contribuisca a indebolire l'attuale architettura del commercio globale e della sicurezza ''potrebbe avere un impatto dannoso sulla fiducia e sulla crescita, e ci spingerebbe a rivedere le nostre stime''.
Intanto, a detta degli analisti, un aumento dei tassi di interesse potrebbe arrivare a breve. La Fed resta spaccata sulla tempistica della prossima stretta e decide di attendere nuove indicazioni sull'economia prima di decidere. La porta e' aperta, quindi, per un rialzo dei tassi a settembre.
Il rischio di deflazione nell'area euro resta una preoccupazione, spiega Moody's, sottolineando che la Bce continuera' nella sua politica accomodante anche nel 2017.
Le elezioni americane sono un rischio per l'economia globale, secondo l'agenzia di rating, sottolineando che un cambio di politica negli Stati Uniti che contribuisca a indebolire l'attuale architettura del commercio globale e della sicurezza ''potrebbe avere un impatto dannoso sulla fiducia e sulla crescita, e ci spingerebbe a rivedere le nostre stime''.
Intanto, a detta degli analisti, un aumento dei tassi di interesse potrebbe arrivare a breve. La Fed resta spaccata sulla tempistica della prossima stretta e decide di attendere nuove indicazioni sull'economia prima di decidere. La porta e' aperta, quindi, per un rialzo dei tassi a settembre.