di DONATO FORENZA - Il XLV Convegno Nazionale della Società Italiana di Agronomia (SIA) svoltosi recentemente presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari ha avuto quale tema “La ricerca agronomica verso il 2030: gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile”.
Durante i lavori del convegno, i partecipanti, i relatori e la SIA hanno analizzato i vari aspetti del territorio e delle pratiche agronomiche e del ruolo che la ricerca agronomica italiana svolge e potrà svolgere per il raggiungimento degli Obiettivi Globali 2015-2030 di Sviluppo Sostenibile (SDG) individuati dall'ONU nello storico summit di settembre 2015 al Palazzo di Vetro.
Il convegno è stato strutturato in sessioni le cui tematiche richiamano gli Obiettivi Globali 2015-2030 di Sviluppo Sostenibile. Si tratta di: Sistemi agrari e sicurezza alimentare; Gestione sostenibile delle risorse naturali; Energie rinnovabili e sistemi colturali no food; Sistemi agrari e cambiamenti climatici; Sistemi agrari e lotta alla degradazione delle terre (land degradation neutrality).
Ai lavori hanno aderito John Porter, professore all’Università di Copenhagen ed editor in chief dell’European Journal of Agronomy, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali sul tema. Rilevanti le presenze dei massimi esponenti scientifici italiani. Tra i principali elementi di studio scientifico e dei contributi scientifici in campo agronomico vengono analizzati: la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico, i sistemi di coltivazione per cercare di abbattere il degrado del territorio, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la produzione di energie rinnovabili. E’ stata prevista una sessione speciale dedicata alla produzione sostenibile di leguminose da granella in Italia, per celebrare l’anno internazionale dei legumi indetto dalla FAO.
Nel Dipartimento di Agraria, è stato organizzato un workshop internazionale sulle sinergie tra agronomia e genetica agraria per il miglioramento delle performance produttive delle colture agrarie in diversi contesti ambientali e gestionali. E’ stata stimata una rilevante partecipazione di oltre centocinquanta studiosi e addetti al settore. L’incontro ha suscitato vivo interesse per il mondo accademico, per le associazioni di categoria, per i professionisti e gli imprenditori agricoli che sono chiamati sempre più a produrre cibo di qualità ed a offrire alla società servizi ecologici’ e la tutela delle risorse naturali.
Durante i lavori del convegno, i partecipanti, i relatori e la SIA hanno analizzato i vari aspetti del territorio e delle pratiche agronomiche e del ruolo che la ricerca agronomica italiana svolge e potrà svolgere per il raggiungimento degli Obiettivi Globali 2015-2030 di Sviluppo Sostenibile (SDG) individuati dall'ONU nello storico summit di settembre 2015 al Palazzo di Vetro.
Il convegno è stato strutturato in sessioni le cui tematiche richiamano gli Obiettivi Globali 2015-2030 di Sviluppo Sostenibile. Si tratta di: Sistemi agrari e sicurezza alimentare; Gestione sostenibile delle risorse naturali; Energie rinnovabili e sistemi colturali no food; Sistemi agrari e cambiamenti climatici; Sistemi agrari e lotta alla degradazione delle terre (land degradation neutrality).
Ai lavori hanno aderito John Porter, professore all’Università di Copenhagen ed editor in chief dell’European Journal of Agronomy, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali sul tema. Rilevanti le presenze dei massimi esponenti scientifici italiani. Tra i principali elementi di studio scientifico e dei contributi scientifici in campo agronomico vengono analizzati: la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico, i sistemi di coltivazione per cercare di abbattere il degrado del territorio, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la produzione di energie rinnovabili. E’ stata prevista una sessione speciale dedicata alla produzione sostenibile di leguminose da granella in Italia, per celebrare l’anno internazionale dei legumi indetto dalla FAO.
Nel Dipartimento di Agraria, è stato organizzato un workshop internazionale sulle sinergie tra agronomia e genetica agraria per il miglioramento delle performance produttive delle colture agrarie in diversi contesti ambientali e gestionali. E’ stata stimata una rilevante partecipazione di oltre centocinquanta studiosi e addetti al settore. L’incontro ha suscitato vivo interesse per il mondo accademico, per le associazioni di categoria, per i professionisti e gli imprenditori agricoli che sono chiamati sempre più a produrre cibo di qualità ed a offrire alla società servizi ecologici’ e la tutela delle risorse naturali.