BARI - Nuove evoluzioni giudiziarie nel caso Sciannimanico. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per i presunti assassini dell'agente immobiliare ucciso il 26 ottobre 2015 a Bari. Accusati del delitto l'ex collega della vittima, Roberto Perilli, e il pregiudicato Luigi Di Gioia, entrambi in carcere.
Secondo le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pm Francesco Bretone, i due avrebbero teso una vera e propria trappola alla vittima fissando un appuntamento per visionare un appartamento e lo avrebbero poi freddato con due colpi di pistola alla spalla e alla testa.
Ai due indagati, che rispondono di omicidio volontario premeditato, si contesta anche la detenzione illegale della pistola, mai ritrovata, utilizzata per il delitto.
Il movente sarebbe stato l'invidia professionale da parte di Perilli che avrebbe così deciso di eliminare la concorrenza. Nessuno dei due indagati ha mai confessato il delitto.
Secondo le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pm Francesco Bretone, i due avrebbero teso una vera e propria trappola alla vittima fissando un appuntamento per visionare un appartamento e lo avrebbero poi freddato con due colpi di pistola alla spalla e alla testa.
Ai due indagati, che rispondono di omicidio volontario premeditato, si contesta anche la detenzione illegale della pistola, mai ritrovata, utilizzata per il delitto.
Il movente sarebbe stato l'invidia professionale da parte di Perilli che avrebbe così deciso di eliminare la concorrenza. Nessuno dei due indagati ha mai confessato il delitto.