Al Petruzzelli “Art& Science 2016”, suoni e ritmi della comunicazione intercellulare

di VITTORIO POLITO - Il 19 ottobre, alle ore 20, il Teatro Petruzzelli di Bari ospiterà una entusiasmante serata “Art & Science 2016”, durante la quale dialogheranno eminenti professionisti tra medici, scienziati, artisti, musicisti, cantanti, critici d’arte ed anche… le cellule del nostro corpo.

Un evento che Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra e citologo nasale presso il Policlinico di Bari e presidente e fondatore dell’Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA), propone di anno in anno con sempre nuove sorprese per originalità e creatività. Impegnato da alcuni anni alla formazione e divulgazione nazionale ed internazionale della Citologia Nasale, organizza in Italia ed all’estero Master di base e avanzati. È autore del primo Atlante di Citologia Nasale (2004), tradotto nel 2007 in lingua inglese e pubblicata in seconda edizione nel 2012. Attualmente ricopre l’incarico di dirigente di I livello ed è responsabile della Unità Operativa di Rinologia nel Policlinico di Bari.

Matteo Gelardi, che io definirei “il mago del naso”, insieme allo scienziato Carlo Ventura, professore ordinario di Biologia Molecolare dell’Università di Bologna, fondatore del “Visual Institute of Developmental Arts & Sciences”, Laboratorio di Arte e Scienza dedicato a perseguire e promuovere l’evoluzione di una “Terza Cultura”, dimostreranno che le nostre cellule, attraverso il senso ritmico di cui sono dotate, comunicano tra loro grazie a vibrazioni sonore e che la mancanza di queste ultime è segno di malattia.

La serata sarà allietata dal concerto del gruppo musicale “Il Complesso di Golgi”, gruppo musicale formato da medici che studiano le cellule che, accompagnati dall’orchestra di Bepi Speranza, dal corpo di ballo “Coreutica”, da musicisti di fama internazionale (Francesco D’Orazio e Nicola Fiorino), nonché dai cantanti Stefania Capozzo e Federica D’Innella, che eseguiranno brani musicali che mimano i ritmi del corpo (da quello cardiaco a quello del sonno-veglia, passando dal ritmo respiratorio).

“Tra qualche anno – dichiara il prof. Gelardi – potremo spiegarci perché qualcuno è più attratto dalla musica classica, dal jazz o dal rock, forse dipende dai gusti musicali delle nostre cellule. Il microscopio ce lo dirà”.

La serata sarà presentata da Alessandro Cecchi Paone.

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