ANDRIA - Il divieto di avvicinamento prima, poi i domiciliari e ora il carcere. E' quanto si è meritato nel giro di un mese, fra lo scorso agosto e oggi, un 19enne di Andria accusato di lesioni personali e continuate, minacce, violenza privata, maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell'ex fidanzata, una ragazza di 17 anni.
A inizio settembre al giovane era stato notificato dagli agenti del commissariato di polizia il divieto di avvicinamento alla sua ex e alla famiglia. Ma un'ora dopo quella misura era stata violata. Il ragazzo aveva inseguito e raggiunto in un bar madre e figlia e le aveva minacciate e spaventate. Così il gip aveva disposto, il 6 settembre scorso, gli arresti domiciliari.
Questo, però, ha scatenato l'ira del giovane che, da allora, ha cominciato ad annunciare vendetta. La ragazza, terrorizzata, ha denunciato di avere subito violenze fisiche e psicologiche, minacce e maltrattamenti portando il pm a decidere per l'arresto in carcere.