Emergenza caldo, la risposta del Comune di Bari: "Un piano strutturato e un lavoro di rete organico"
BARI - L’assessorato al Welfare rende noti i dati relativi all’andamento dei servizi e degli interventi effettuati dall’inizio di giugno al 31 agosto e volti a garantire una maggiore tutela per le persone in condizioni di fragilità e solitudine durante la stagione estiva.
Nell’ambito di Serenitanziani, il programma predisposto per prevenire gli effetti delle ondate di calore in particolare sugli anziani, sono state 2122 le telefonate al Telefono amico, il numero verde gratuito 800 063 538 che consente di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno, contro le 1546 dello stesso periodo dello scorso anno.
Sono stati invece 1880 gli anziani ultra75enni soli e non autosufficienti, individuati in quanto a forte rischio e segnalati dai servizi sociali territoriali, dai Municipi e dal P.I.S., inseriti nel programma di monitoraggio (telefonico e domiciliare) “Sorveglianza attiva”, a fronte dei 1372 dello stesso periodo del 2015.
Allo sportello di consulenza psicologica per gli over 65, attivo con cadenza quindicinale presso i centri per anziani di via Garruba e via Dante, si sono rivolti in 128 (nell’estate del 2015 erano stati 100).
Non si registrano invece interventi per la prevenzione delle ondate di calore, in quanto nel corso di quest’estate non si sono verificati picchi di temperatura tali da richiedere interventi mirati.
Alla data del 31 agosto anche il Pony della solidarietà, che consente agli anziani ultra75enni vivono particolari situazioni socio-economiche e in precarie condizioni di salute di ricevere a domicilio beni di prima necessità, non ha registrato alcuna richiesta, mentre nello scorso periodo del 2015 le richieste erano state 29.
Inoltre, durante il solo periodo estivo alle attività promosse dai due Centri comunali polivalenti per anziani, gestiti dalla cooperativa sociale Gea, hanno partecipato complessivamente 4619 persone.
Con riferimento invece al solo mese di agosto, presso il servizio comunale del centro diurno Area 51 gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S., che offre servizi e supporto alle persone senza fissa dimora, sono stati complessivamente 10086 gli accessi, 646 in più rispetto ad agosto 2015. Nel corso del mese sono stati 5309 i pasti richiesti e distribuiti a pranzo e cena, a fronte dei 5720 previsti (ad agosto 2015 i pasti distribuiti erano stati 4910 rispetto ai 5100 previsti).
300 è il numero dei colloqui di orientamento e assistenza effettuati presso lo sportello del centro - a fronte dei 240 di agosto 2015 - mentre sono state 246 le persone che si sono rivolte allo sportello del segretariato sociale per ricevere informazioni e orientamento tra i diversi servizi della città (erano state 160 nello stesso mese del 2015).
Quanto agli interventi garantiti dal P.I.S. - Pronto Intervento Sociale, che 24 ore su 24 raccoglie e intercetta le situazioni di bisogno più urgenti su tutto il territorio cittadino attraverso il numero verde 800 093 470 o su segnalazione dei servizio sociali dei Municipi, Polizia Municipale, Polfer, Questura, Prefettura, ASL, associazioni di volontariato, parrocchie, centri di ascolto per le famiglie, centri diurni per minori e terzo settore, centro antiviolenza comunale, sportelli socio-culturali e di orientamento sanitario per migranti, sono complessivamente 373 le persone intercettate dagli operatori (a fronte delle 307 prese in carico nell’estate 2015), con 82 interventi in loco (rispetto ai 71 del 2015) e 91 interventi in reperibilità (rispetto ai 65 dello scorso anno).
Complessivamente, a seguito degli interventi del P.I.S., sono state 64 le persone, tra uomini e donne italiani e migranti, inserite nei centri comunali di accoglienza in emergenza nel periodo che va dal 1 giugno al 31 agosto (a fronte dei 28 inserimenti effettuati lo scorso anno).
Come noto, il servizio è svolto in rete interistituzionale tra Servizio sociale dei Municipi, Polizia Municipale, Polfer, Questura, Prefettura, ASL, Servizi sociali, associazioni di volontariato, Parrocchie, Centri di Ascolto per le Famiglie, Centri diurni per minori e terzo settore, centro Antiviolenza Comunale, Sportelli socio culturali e di orientamento sanitario per migranti, ed è rivolto in particolare ad adulti italiani e migranti in condizione di difficoltà e fragilità, anziani in stato di abbandono, donne vittime di violenza e minori in situazione di immediato intervento sociale.
“Il lavoro di analisi, di monitoraggio e di programmazione complessiva degli interventi realizzato nel corso dell’anno - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - mai come quest’estate ci ha permesso di rispondere in maniera adeguata, efficace e puntuale ai vari bisogni manifestati in questo periodo, consentendoci di intervenire in maniera preventiva anziché emergenziale. Gli interventi portati a termine sono aumentati in alcuni casi quasi del 50%, dimostrando la validità dei servizi di Pronto intervento sociale e del Piano complessivo sviluppato in rete con le istituzioni pubbliche e private cittadine. Un sistema che ha garantito una molteplicità di risposte ai bisogni strettamente materiali senza alcuno spreco di risorse né duplicazione di interventi, favorendo equità nella distribuzione e la presa in carico complessiva della persona, soprattutto gli anziani.
Particolarmente significativo l’aumento delle richieste raccolte dallo sportello psicologico e dal telefono amico e della partecipazione alle attività aggregative, il che dimostra un’efficace comunicazione dei servizi che riescono a raggiungere più facilmente dei target storicamente lontani dalle istituzioni e, allo stesso tempo, il consolidamento del rapporto di fiducia che abbiamo costruito in questi due anni. Sento di ringraziare profondamente gli uffici, le realtà della rete interistituzionale e gli operatori sociali che hanno lavorato durante tutta l’estate, compresi i giorni festivi”.
Il piano comunale a contrasto degli effetti legati all’emergenza caldo è realizzato dall’assessorato comunale al Welfare in collaborazione con la rete interistituzionale cittadina composta da: Prefettura di Bari, Protezione civile Regione Puglia, direzione generale e sanitaria ASL BA, direzione distrettuale ASL BA Ambito di Bari, ASL Bari - Area Immigrati e SFD, servizi socio-educativi dei Municipi Bari, medici di Medicina generale e Pediatri di libera scelta, Caritas Diocesana, Comunità di S. Egidio, servizio sanitario 118, Croce Rossa Italiana, cooperative sociali CAPS, GEA e C.R.I.S.I., associazioni Amici del Sermig, Penelope, Incontra, Gens Nova, Equanima onlus e Amici del cuore, ufficio Piano sociale di Zona, Centri di ascolto Famiglie e Centri aperti polivalenti di Bari, Polizia Municipale, Polfer, R.F.I. e dalle associazioni di volontariato locali partecipanti.
Nell’ambito di Serenitanziani, il programma predisposto per prevenire gli effetti delle ondate di calore in particolare sugli anziani, sono state 2122 le telefonate al Telefono amico, il numero verde gratuito 800 063 538 che consente di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno, contro le 1546 dello stesso periodo dello scorso anno.
Sono stati invece 1880 gli anziani ultra75enni soli e non autosufficienti, individuati in quanto a forte rischio e segnalati dai servizi sociali territoriali, dai Municipi e dal P.I.S., inseriti nel programma di monitoraggio (telefonico e domiciliare) “Sorveglianza attiva”, a fronte dei 1372 dello stesso periodo del 2015.
Allo sportello di consulenza psicologica per gli over 65, attivo con cadenza quindicinale presso i centri per anziani di via Garruba e via Dante, si sono rivolti in 128 (nell’estate del 2015 erano stati 100).
Non si registrano invece interventi per la prevenzione delle ondate di calore, in quanto nel corso di quest’estate non si sono verificati picchi di temperatura tali da richiedere interventi mirati.
Alla data del 31 agosto anche il Pony della solidarietà, che consente agli anziani ultra75enni vivono particolari situazioni socio-economiche e in precarie condizioni di salute di ricevere a domicilio beni di prima necessità, non ha registrato alcuna richiesta, mentre nello scorso periodo del 2015 le richieste erano state 29.
Inoltre, durante il solo periodo estivo alle attività promosse dai due Centri comunali polivalenti per anziani, gestiti dalla cooperativa sociale Gea, hanno partecipato complessivamente 4619 persone.
Con riferimento invece al solo mese di agosto, presso il servizio comunale del centro diurno Area 51 gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S., che offre servizi e supporto alle persone senza fissa dimora, sono stati complessivamente 10086 gli accessi, 646 in più rispetto ad agosto 2015. Nel corso del mese sono stati 5309 i pasti richiesti e distribuiti a pranzo e cena, a fronte dei 5720 previsti (ad agosto 2015 i pasti distribuiti erano stati 4910 rispetto ai 5100 previsti).
300 è il numero dei colloqui di orientamento e assistenza effettuati presso lo sportello del centro - a fronte dei 240 di agosto 2015 - mentre sono state 246 le persone che si sono rivolte allo sportello del segretariato sociale per ricevere informazioni e orientamento tra i diversi servizi della città (erano state 160 nello stesso mese del 2015).
Quanto agli interventi garantiti dal P.I.S. - Pronto Intervento Sociale, che 24 ore su 24 raccoglie e intercetta le situazioni di bisogno più urgenti su tutto il territorio cittadino attraverso il numero verde 800 093 470 o su segnalazione dei servizio sociali dei Municipi, Polizia Municipale, Polfer, Questura, Prefettura, ASL, associazioni di volontariato, parrocchie, centri di ascolto per le famiglie, centri diurni per minori e terzo settore, centro antiviolenza comunale, sportelli socio-culturali e di orientamento sanitario per migranti, sono complessivamente 373 le persone intercettate dagli operatori (a fronte delle 307 prese in carico nell’estate 2015), con 82 interventi in loco (rispetto ai 71 del 2015) e 91 interventi in reperibilità (rispetto ai 65 dello scorso anno).
Complessivamente, a seguito degli interventi del P.I.S., sono state 64 le persone, tra uomini e donne italiani e migranti, inserite nei centri comunali di accoglienza in emergenza nel periodo che va dal 1 giugno al 31 agosto (a fronte dei 28 inserimenti effettuati lo scorso anno).
Come noto, il servizio è svolto in rete interistituzionale tra Servizio sociale dei Municipi, Polizia Municipale, Polfer, Questura, Prefettura, ASL, Servizi sociali, associazioni di volontariato, Parrocchie, Centri di Ascolto per le Famiglie, Centri diurni per minori e terzo settore, centro Antiviolenza Comunale, Sportelli socio culturali e di orientamento sanitario per migranti, ed è rivolto in particolare ad adulti italiani e migranti in condizione di difficoltà e fragilità, anziani in stato di abbandono, donne vittime di violenza e minori in situazione di immediato intervento sociale.
“Il lavoro di analisi, di monitoraggio e di programmazione complessiva degli interventi realizzato nel corso dell’anno - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - mai come quest’estate ci ha permesso di rispondere in maniera adeguata, efficace e puntuale ai vari bisogni manifestati in questo periodo, consentendoci di intervenire in maniera preventiva anziché emergenziale. Gli interventi portati a termine sono aumentati in alcuni casi quasi del 50%, dimostrando la validità dei servizi di Pronto intervento sociale e del Piano complessivo sviluppato in rete con le istituzioni pubbliche e private cittadine. Un sistema che ha garantito una molteplicità di risposte ai bisogni strettamente materiali senza alcuno spreco di risorse né duplicazione di interventi, favorendo equità nella distribuzione e la presa in carico complessiva della persona, soprattutto gli anziani.
Particolarmente significativo l’aumento delle richieste raccolte dallo sportello psicologico e dal telefono amico e della partecipazione alle attività aggregative, il che dimostra un’efficace comunicazione dei servizi che riescono a raggiungere più facilmente dei target storicamente lontani dalle istituzioni e, allo stesso tempo, il consolidamento del rapporto di fiducia che abbiamo costruito in questi due anni. Sento di ringraziare profondamente gli uffici, le realtà della rete interistituzionale e gli operatori sociali che hanno lavorato durante tutta l’estate, compresi i giorni festivi”.
Il piano comunale a contrasto degli effetti legati all’emergenza caldo è realizzato dall’assessorato comunale al Welfare in collaborazione con la rete interistituzionale cittadina composta da: Prefettura di Bari, Protezione civile Regione Puglia, direzione generale e sanitaria ASL BA, direzione distrettuale ASL BA Ambito di Bari, ASL Bari - Area Immigrati e SFD, servizi socio-educativi dei Municipi Bari, medici di Medicina generale e Pediatri di libera scelta, Caritas Diocesana, Comunità di S. Egidio, servizio sanitario 118, Croce Rossa Italiana, cooperative sociali CAPS, GEA e C.R.I.S.I., associazioni Amici del Sermig, Penelope, Incontra, Gens Nova, Equanima onlus e Amici del cuore, ufficio Piano sociale di Zona, Centri di ascolto Famiglie e Centri aperti polivalenti di Bari, Polizia Municipale, Polfer, R.F.I. e dalle associazioni di volontariato locali partecipanti.