Libia, rapiti due italiani. Farnesina, fase delicata

TRIPOLI - Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66enne della provincia di Belluno, sono i due italiani rapiti in Libia. Lo rendono noto i carabinieri del Comando provinciale di Cuneo, che dopo essere stati contattati dalla Farnesina si sono recati presso la sede della ditta per cui lavorano, la Con.I.Cos di Mondovì (Cuneo) e presso l'abitazione di Cacace a Borgo San Dalmazzo.

Il ministero sta seguendo gli sviluppi insieme alle altre articolazioni dello Stato.

Il Copasir si è attivato per assumere informazioni sui due italiani rapiti in Libia. Domani si riunirà l'ufficio di presidenza dell'organismo, che potrebbe decidere di convocare presto in audizione il direttore dell'Aise, Alberto Manenti.

Il caso viene seguito direttamente dal premier Matteo Renzi, in contatto con il ministro degli esteri Paolo Gentiloni e l'autorità delegata ai Servizi, il sottosegretario Marco Minniti. Assieme ai due italiani è stato rapito un cittadino canadese. Tutti e tre lavorano per la Con.I.Cos, società di Mondovì (Cuneo) che si sta occupando della manutenzione dell'aeroporto di Ghat, città sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli, internazionalmente riconosciuto.

I tre "sono stati prelevati da un gruppo di uomini che erano a bordo di due auto.

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