di FRANCESCO GRECO - Olimpiadi 2024: Roma non le vuole, non intende accettare la sfida. Poi se ne pentiranno, perché la paura che scatenino gli appetiti dei “cementari” e sazi l'illegalità non può condizionare la vita e tanto meno l'economia.
Una task force per i controlli, no? Milano le chiede strumentalmente, per fare il bastian contrario (ha scippato il Salone del Libro di Torino per farne un clone). Napoli vuole quelle del 2028 perché considera persa già questa battaglia. Investimenti esosi, “ritorni” esigui. Questa è la vulgata, dalla Grecia al Brasile.
E' davvero così? E' una regola matematica? Eppure tante città ne hanno tratto giovamento. Le Olimpiadi possono essere un business ma bisogna saperlo gestire per farlo fruttare, per una ricaduta positiva sul territorio. Sono un'opportunità: sta a noi saperla cogliere. E se i Giochi Olimpici del 2024 li facessimo da noi, in Puglia, regione trendy? Una provocazione? Il sindaco Luigi De Magistris le ha chieste per Napoli e le città del Sud. Troppo vago e dispersivo: non si può fare una pista di atletica a Matera e della maratona a Reggio Calabria.
La Puglia ha sbagliato strategia nell'accodarsi a De Magistris: nella vita bisogna correre da soli, avere autostima, autoreferenziarsi. A livello tattico occorre proporre la Puglia, poi magari dopo, se il pour-parler si sviluppa, fare rete con altre realtà regionali. E' ora di dare visibilità alle periferie. In Puglia gli stadi ci sono, da Bari a Foggia e Lecce, passando per Taranto, Barletta, Brindisi, ecc. Le strutture ricettive anche, e delle migliori, tant'è che il turismo cresce ogni anno di più.
Il senso di ospitalità è nel nostro dna: da millenni sacrifichiamo alla dea Xenia. L'amore per le sfide impossibili e il rischio dei suoi imprenditori e mercanti, banchieri intelligenti, intellettuali illuminati, mecenati (caporali coraggiosi, i capitani hanno fatto una brutta fine) farebbero il resto: loro saprebbero come fare dei Giochi un business, con un'estesa ricaduta per l'economia della Puglia.
A livello istituzionale occorre mettere giù una bozza allargata, condivisa, un piano particolareggiato e poi andare a proporlo nelle sedi opportune, bypassando chi col sorriso sulle labbra si dice d'accordo ma nei comportamenti rema contro. Sia perché è rassegnato e masochista, sia perché gioca alla tanto peggio tanto meglio.
Una task force per i controlli, no? Milano le chiede strumentalmente, per fare il bastian contrario (ha scippato il Salone del Libro di Torino per farne un clone). Napoli vuole quelle del 2028 perché considera persa già questa battaglia. Investimenti esosi, “ritorni” esigui. Questa è la vulgata, dalla Grecia al Brasile.
E' davvero così? E' una regola matematica? Eppure tante città ne hanno tratto giovamento. Le Olimpiadi possono essere un business ma bisogna saperlo gestire per farlo fruttare, per una ricaduta positiva sul territorio. Sono un'opportunità: sta a noi saperla cogliere. E se i Giochi Olimpici del 2024 li facessimo da noi, in Puglia, regione trendy? Una provocazione? Il sindaco Luigi De Magistris le ha chieste per Napoli e le città del Sud. Troppo vago e dispersivo: non si può fare una pista di atletica a Matera e della maratona a Reggio Calabria.
La Puglia ha sbagliato strategia nell'accodarsi a De Magistris: nella vita bisogna correre da soli, avere autostima, autoreferenziarsi. A livello tattico occorre proporre la Puglia, poi magari dopo, se il pour-parler si sviluppa, fare rete con altre realtà regionali. E' ora di dare visibilità alle periferie. In Puglia gli stadi ci sono, da Bari a Foggia e Lecce, passando per Taranto, Barletta, Brindisi, ecc. Le strutture ricettive anche, e delle migliori, tant'è che il turismo cresce ogni anno di più.
Il senso di ospitalità è nel nostro dna: da millenni sacrifichiamo alla dea Xenia. L'amore per le sfide impossibili e il rischio dei suoi imprenditori e mercanti, banchieri intelligenti, intellettuali illuminati, mecenati (caporali coraggiosi, i capitani hanno fatto una brutta fine) farebbero il resto: loro saprebbero come fare dei Giochi un business, con un'estesa ricaduta per l'economia della Puglia.
A livello istituzionale occorre mettere giù una bozza allargata, condivisa, un piano particolareggiato e poi andare a proporlo nelle sedi opportune, bypassando chi col sorriso sulle labbra si dice d'accordo ma nei comportamenti rema contro. Sia perché è rassegnato e masochista, sia perché gioca alla tanto peggio tanto meglio.