di NICOLA ZUCCARO - Lunedì 10 ottobre - come anticipato nei giorni scorsi - il Consiglio regionale della Puglia tornerà a riunirsi per commemorare il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro e gli agenti della sua scorta, periti il 16 marzo 1978 in Via Fani. Pur nel rispettoso e doveroso ricordo di questi caduti del terrorismo, e a distanza di 20 giorni dalla seduta che nei vari interventi ha invece ripercorso il contributo dello statista democristiano dato allo sviluppo della democrazia in Italia, emerge la sovrapposizione fra questo evento, ricordato giovedì 22 settembre, e quei 55 drammatici giorni culminati con il rinvenimento del cadavere di Moro in Via Caetani, il 9 maggio 1978.
Pur in ossequio a quell'onestà intellettuale, ed in special modo storiografica, che vede individuare nella data precedentemente menzionata la conclusione della vita terrena di Aldo Moro, si dovrebbe evidenziare meglio e forse ancor di più il valore della nascita di Aldo Moro in quel di Maglie (23 settembre 1916) ed il peso che essa ha rivestito nella politica, nella società e nella cultura italiana, anzichè promuovere le repliche di quelle commemorazioni già consuetudinariamente presenti nel calendario con le date del 16 marzo e del 9 maggio.
Pur in ossequio a quell'onestà intellettuale, ed in special modo storiografica, che vede individuare nella data precedentemente menzionata la conclusione della vita terrena di Aldo Moro, si dovrebbe evidenziare meglio e forse ancor di più il valore della nascita di Aldo Moro in quel di Maglie (23 settembre 1916) ed il peso che essa ha rivestito nella politica, nella società e nella cultura italiana, anzichè promuovere le repliche di quelle commemorazioni già consuetudinariamente presenti nel calendario con le date del 16 marzo e del 9 maggio.