di DONATO FORENZA - Il grave sisma verificatosi recentemente nell’Italia centrale ha fatto emergere i problemi irrisolti della protezione del territorio nel nostro Paese. Si ritiene, infatti, che per incominciare a pensare alla ricostruzione dei comuni e dei borghi colpiti dagli eventi tellurici tra Lazio e Marche sia opportuno intervenire, in primis, a ricostruire “così com’erano.”
Nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri che ha stanziato prontamente ben 50 milioni di euro, con delibera dello stato di emergenza che sospende il pagamento delle tasse per i terremotati è stato annunciato che non si prevedono new towns. Inoltre, si sta pensando a un nuovo strumento di Pianificazione ambientale concernente “…prevenzione sismica ed idrogeologica, riqualificazione energetica, recupero delle periferie, politiche abitative, fisco e semplificazioni…” Renzi chiede l’unità nazionale su questi temi. Tale messaggio ha fatto seguito all’appello del presidente Sergio Mattarella, invitando l'Italia a unire le energie per facilitare l’onere delle fasi della complessa ricostruzione.
A seguito della riconfermata vulnerabilità del territorio italiano e i notevoli danni di Amatrice, Arquata del Tronto e Accumuli, il presidente Renzi riconsidera i temi ambientali nella loro totale rilevanza.
E’ necessario elaborare un Piano generale “Casa Italia”, un vasto progetto nel quale possano partecipare: persone singole, ordini professionali, associazioni di categoria, sindacati, associazionismo, mondo ambientalista, ricercatori. “Questa scommessa sulla prevenzione deve diventare un patrimonio condiviso di tutti gli italiani; - afferma Renzi- avverto la responsabilità come capo del governo che questo tema debba coinvolgere tutti”.
Occorre ripensare ad una nuova “qualità del paesaggio” e alla prevenzione a monte della Pianificazione territoriale.
Si ritiene che il Piano futuro di “Casa Italia” possa implementare ingenti risorse economiche pubbliche, private e fondi europei, con oculati controlli dei risultati. Si tratta di un forte pensiero innovativo che potrebbe incominciare a formalizzarsi nei prossimi incontri operativi con le varie autorità italiane ed europee.
Intanto, sta continuando la generosa gara di solidarietà tra protezione civile, forze dell’ordine, le regioni, organizzazioni di volontariato, associazioni, alcune banche e generosi cittadini.
Nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri che ha stanziato prontamente ben 50 milioni di euro, con delibera dello stato di emergenza che sospende il pagamento delle tasse per i terremotati è stato annunciato che non si prevedono new towns. Inoltre, si sta pensando a un nuovo strumento di Pianificazione ambientale concernente “…prevenzione sismica ed idrogeologica, riqualificazione energetica, recupero delle periferie, politiche abitative, fisco e semplificazioni…” Renzi chiede l’unità nazionale su questi temi. Tale messaggio ha fatto seguito all’appello del presidente Sergio Mattarella, invitando l'Italia a unire le energie per facilitare l’onere delle fasi della complessa ricostruzione.
A seguito della riconfermata vulnerabilità del territorio italiano e i notevoli danni di Amatrice, Arquata del Tronto e Accumuli, il presidente Renzi riconsidera i temi ambientali nella loro totale rilevanza.
E’ necessario elaborare un Piano generale “Casa Italia”, un vasto progetto nel quale possano partecipare: persone singole, ordini professionali, associazioni di categoria, sindacati, associazionismo, mondo ambientalista, ricercatori. “Questa scommessa sulla prevenzione deve diventare un patrimonio condiviso di tutti gli italiani; - afferma Renzi- avverto la responsabilità come capo del governo che questo tema debba coinvolgere tutti”.
Occorre ripensare ad una nuova “qualità del paesaggio” e alla prevenzione a monte della Pianificazione territoriale.
Si ritiene che il Piano futuro di “Casa Italia” possa implementare ingenti risorse economiche pubbliche, private e fondi europei, con oculati controlli dei risultati. Si tratta di un forte pensiero innovativo che potrebbe incominciare a formalizzarsi nei prossimi incontri operativi con le varie autorità italiane ed europee.
Intanto, sta continuando la generosa gara di solidarietà tra protezione civile, forze dell’ordine, le regioni, organizzazioni di volontariato, associazioni, alcune banche e generosi cittadini.