di NICOLA ZUCCARO - La campagna referendaria sulla Riforma costituzionale rischia di trasformarsi in un'ordalia se non si chiariscono le ragioni del Sì come quelle del No e, in un momento critico per l'economia italiana, pesantemente condizionata
dalla più grave recessione che l'Italia abbia mai riconosciuto (neanche in tempi di guerra) e dall'emergenza post-terremoto,
è opportuno chiedere il time-out, rinviando possibilmente di 6-8 mesi la consultazione popolare relativa alla modifica di alcune
parti della Costituzione.
A chiederlo è Michele Emiliano che, nel corso di un suo intervento ad un Convegno sulle prospettive turistiche della Puglia - svoltosi presso la Fiera del Levante - nell'indicare il turismo quale volano per la ripresa economica non solo pugliese ma anche italiana, ha colto l'occasione per tornare sulla questione referendaria, dopo aver annunciato nei giorni scorsi, sempre dal quartiere fieristico di Bari, il proprio ruolo di semplice elettore e non di attivista per la stessa consultazione popolare.
A chiederlo è Michele Emiliano che, nel corso di un suo intervento ad un Convegno sulle prospettive turistiche della Puglia - svoltosi presso la Fiera del Levante - nell'indicare il turismo quale volano per la ripresa economica non solo pugliese ma anche italiana, ha colto l'occasione per tornare sulla questione referendaria, dopo aver annunciato nei giorni scorsi, sempre dal quartiere fieristico di Bari, il proprio ruolo di semplice elettore e non di attivista per la stessa consultazione popolare.