FOGGIA - Sono stati impiegati come braccianti agricoli anche 19 ospiti del Cara, risultati poi vittime dello sfruttamento di alcuni dei sei caporali denunciati in provincia di Foggia durante un'operazione congiunta di carabinieri, corpo forestale ed ispettori della direzione territoriale del lavoro.
La task forze creata in Capitanata da tempo sta effettuando controlli finalizzati al contrasto della manodopera illegale e a Lesina, Cerignola e Manfredonia i militari hanno denunciato cinque cittadini rumeni e uno del Mali con l'accusa di caporalato.
Sarebbero stati 52 i braccianti sfruttati, rumeni e nord africani che lavoravano nelle campagne del foggiano per la raccolta del pomodoro. Gli investigatori hanno accertato che il caporale tratteneva dai due ai cinque euro per ogni lavoratore occupato.
Nel corso dell' operazione gli investigatori hanno sequestrato 1.126 euro ritenuti provento dell'illecita attività ed un brogliaccio dove erano indicate le ore di lavoro dei singoli lavoratori e il loro compenso.
La task forze creata in Capitanata da tempo sta effettuando controlli finalizzati al contrasto della manodopera illegale e a Lesina, Cerignola e Manfredonia i militari hanno denunciato cinque cittadini rumeni e uno del Mali con l'accusa di caporalato.
Sarebbero stati 52 i braccianti sfruttati, rumeni e nord africani che lavoravano nelle campagne del foggiano per la raccolta del pomodoro. Gli investigatori hanno accertato che il caporale tratteneva dai due ai cinque euro per ogni lavoratore occupato.
Nel corso dell' operazione gli investigatori hanno sequestrato 1.126 euro ritenuti provento dell'illecita attività ed un brogliaccio dove erano indicate le ore di lavoro dei singoli lavoratori e il loro compenso.