BARI - In Puglia ogni anno si ammalano di tumore 11.000 uomini - 6 ogni 1000 abitanti - e 9.000 donne - 4 ogni 1000. Il dato, in linea con il trend nazionale e in alcuni casi inferiore, è stato diffuso oggi alla presentazione del rapporto del primo registro tumori in Puglia.
Il registro, istituito nel 2008 con apposita delibera regionale, contiene i dati relativi alle sei province pugliesi e analizza in particolare l’incidenza delle patologie tumorali, l’indice di mortalità e la sopravvivenza entro i 5 anni dalla scoperta della malattia.
4 province pugliesi hanno già ottenuto l’accreditamento presso l’AIRTUM, l’Associazione Italiana Registro Tumori: Bari e Foggia sono in dirittura d’arrivo .
“La novità del Registro Tumori in Puglia è che consente di avere un rapporto globale del territorio regionale. Non solo. Per la prima volta è stato inserito l’indice relativo alla sopravvivenza entro 5 anni dalla scoperta della malattia” lo ha dichiarato Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia.
“I dati - ha aggiunto-saranno accessibili a tutti sul portale della salute della Regione Puglia”.
Per gli uomini le patologie tumorali più diffuse in Puglia riguardano il tumore ai polmoni e bronchi (18,1%) e per le donne il cancro alla mammella (29,2%).
Il rapporto 2015 è stato illustrato da Lucia Bisceglia, componente del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Pugliese: “Il dato relativo alla totalità dei tumori nella nostra Regione è in linea e anche inferiore a quello nazionale.
Si riscontrano però alcune criticità territoriali per alcune tipologie di tumori: quella maggiore è rappresentata, per gli uomini, dal tumore al fegato che nella Bat ha un’incidenza del 33% contro il 20,3% della media nazionale.
L’altro elemento di criticità è legato al cancro ai polmoni che vede un’ incidenza preponderante nelle province di Lecce e nel capoluogo tarantino. Un altro dato, decisamente superiore al trend nazionale , è quello riferito al tumore alla vescica. In questo caso si riscontra un dato preoccupante nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Il Registro Tumori consente di nalizzare anche l’andamento nel tempo di alcune patologie. Preoccupa la crescita del tumore alla tiroide e del melanoma cutaneo”.
E’ stato inoltre condotto uno studio sulla incidenza dei tumori infantili in tutta la Puglia ed è emerso un eccesso del 30% nell l’area tarantina .
Infine, il dato legato alla sopravvivenza entro i cinque anni dalla scoperta della malattia. I dati regionali sono in linea con la media nazionale e, in alcuni casi, più incoraggianti, come nel caso del cancro alla mammella e dei tumori ematologici.
Lucia Mangone, Presidente Nazionale Airtum, ha posto l’accento sulla implementazione di screening riservati alla popolazione evidenziando un elemento importante: al Nord rispetto al Sud sono maggiori le possibilità di sopravvivenza nonostante la più alta incidenza di patologie tumorali.
Il registro, istituito nel 2008 con apposita delibera regionale, contiene i dati relativi alle sei province pugliesi e analizza in particolare l’incidenza delle patologie tumorali, l’indice di mortalità e la sopravvivenza entro i 5 anni dalla scoperta della malattia.
4 province pugliesi hanno già ottenuto l’accreditamento presso l’AIRTUM, l’Associazione Italiana Registro Tumori: Bari e Foggia sono in dirittura d’arrivo .
“La novità del Registro Tumori in Puglia è che consente di avere un rapporto globale del territorio regionale. Non solo. Per la prima volta è stato inserito l’indice relativo alla sopravvivenza entro 5 anni dalla scoperta della malattia” lo ha dichiarato Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia.
“I dati - ha aggiunto-saranno accessibili a tutti sul portale della salute della Regione Puglia”.
Per gli uomini le patologie tumorali più diffuse in Puglia riguardano il tumore ai polmoni e bronchi (18,1%) e per le donne il cancro alla mammella (29,2%).
Il rapporto 2015 è stato illustrato da Lucia Bisceglia, componente del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Pugliese: “Il dato relativo alla totalità dei tumori nella nostra Regione è in linea e anche inferiore a quello nazionale.
Si riscontrano però alcune criticità territoriali per alcune tipologie di tumori: quella maggiore è rappresentata, per gli uomini, dal tumore al fegato che nella Bat ha un’incidenza del 33% contro il 20,3% della media nazionale.
L’altro elemento di criticità è legato al cancro ai polmoni che vede un’ incidenza preponderante nelle province di Lecce e nel capoluogo tarantino. Un altro dato, decisamente superiore al trend nazionale , è quello riferito al tumore alla vescica. In questo caso si riscontra un dato preoccupante nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Il Registro Tumori consente di nalizzare anche l’andamento nel tempo di alcune patologie. Preoccupa la crescita del tumore alla tiroide e del melanoma cutaneo”.
E’ stato inoltre condotto uno studio sulla incidenza dei tumori infantili in tutta la Puglia ed è emerso un eccesso del 30% nell l’area tarantina .
Infine, il dato legato alla sopravvivenza entro i cinque anni dalla scoperta della malattia. I dati regionali sono in linea con la media nazionale e, in alcuni casi, più incoraggianti, come nel caso del cancro alla mammella e dei tumori ematologici.
Lucia Mangone, Presidente Nazionale Airtum, ha posto l’accento sulla implementazione di screening riservati alla popolazione evidenziando un elemento importante: al Nord rispetto al Sud sono maggiori le possibilità di sopravvivenza nonostante la più alta incidenza di patologie tumorali.