A Massafra la Festa del Dialetto 'Orazio Santoro': il programma
MASSAFRA - La festa del dialetto ideata per onorare la memoria e l’opera di Orazio Santoro intende altresì sottolineare il valore della lingua dialettale. L’appuntamento è per il prossimo venerdì 28 ottobre alle ore 18.30 presso il teatro comunale di Massafra. £0 autori dialettali declameranno le proprie opere. Il coro "Le Dissonanze" diretto dal M° Daria Palmisano proporrà antiche canzoni popolari raccolte e pubblicate da Orazio Santoro e Fernando Ladiana. Franco Laterza, cultore delle tradizioni e dei costumi locali, parlerà del legame tra storia, cultura e dialetto. Rosario Jurlaro, studioso di storia locale e di antichi manoscritti, fraterno amico di Santoro, ne traccerà il profilo umano e l’impegno di ricercatore.
Il dialetto è la struttura connettiva che permette agli uomini delle piccole comunità di creare un senso di appartenenza, una originale identità, una comunanza di esperienze, di disegni per il futuro, di storie della memoria, di ricordi del passato. Abbiamo bisogno di due lingue: quella della dimensione familiare, intimistica con la quale entriamo in contatto con i nostri cari in maniera calda, da complici, con il desiderio di capirci nel profondo perché abbiamo parlato quella lingua sin dall’infanzia. E poi abbiamo bisogno della lingua della comunità che ha adottato i medesimi valori, che ha lo stesso percorso storico, che ha lottato per i traguardi più alti. Questo valore del dialetto vogliamo celebrare e con esso Orazio Santoro lo studioso massafrese che ha dedicato la vita allo studio di questi linguaggi negletti per lunghi anni allorquando parlare il dialetto era cosa disdicevole.
Franco Laterza, profondo cultore dei costumi meridionali e del dialetto che ne racchiude i tesori, ricorderà la forza della lingua dei nostri genitori. Rosario Iurlaro, direttore della rivista “Alba Pratalia” e amico di Santoro, illustrerà la figura di uomo e di studioso. Arricchirà la serata il coro “Le Dissonanze” diretto dal Maestro Daria Palmisano che eseguirà i canti della tradizione popolare contadina, vere chicche, frutto di laboriosa ricerca tra gli studi di Santoro e di Ladiana.
Orazio Santoro - Nato a Massafra nel 1938, ha insegnato latino e greco in vari licei fra cui il Quinto Ennio e l’Aristosseno di Taranto. I suoi interessi culturali spaziavano dalla linguistica, all’archeologia, al folklore, alla storia locale. I suoi concittadini devono al lavoro certosino e appassionato di Santoro se oggi è possibile conoscere la vita e la carriera dei massafresi Nicolò Andria, medico del ‘700, Giovanni Zaccometti, tenore di fama internazionale vissuto nell’ottocento, Matteo Pagliari, medico e filantropo. Fu tra i più attivi collaboratori del tedesco Gerard Rolfs, eminente studioso del dialetto di Puglia. Era fra l’altro socio ordinario della Società di Storia Patria. Lascia una sterminata biblioteca raccolta in anni di dedizione insieme a sua moglie Margherita e importanti documenti storici originali che, morendo, ha affidato alla moglie sua compagna e complice.
Fernando Ladiana è stato per qualche decennio corrispondente da Massafra per la Gazzetta del Mezzogiorno e de “I luoghi dell’infinito” il mensile allegato ad “Avvenire”. È stato direttore della rivista regionale “Itinerari speleologici”. Ha pubblicato “La pietra della fame”, “Massafra, la grande guerra” insieme a Espedito Jacovelli, “La Festa del Presepio”, “Quattro canti agiografici inediti della tradizione popolare di Massafra”. È stato Ispettore onorario della Sovrintendenza ai beni artistici, ambientali, storici, archeologici ed archivistici.
L’Associazione culturale-musicale “Le Dissonanze” nasce nel 2008 a Massafra con l’obbiettivo di promuovere la cultura musicale ed artistica quale bene per la persona e valore sociale. Ha al suo attivo numerosi progetti di propedeutica musicale e body percussion, laboratori di musica d’insieme, progetti PON dedicati alla coralità e alla ritmica e un laboratorio corale per adulti; vanta inoltre numerosi concerti ed eventi organizzati in collaborazione con le amministrazioni comunali e diverse associazioni locali. Dirige il coro il M° Daria Palmisano.
Franco Laterza, dirigente scolastico in pensione, studioso e ricercatore di tradizioni popolari e folklore. Curatore di opere di critica letteraria e saggista di demologia e antropologia. Aurelio Rigoli docente di antropologia nell’Università di Palermo ha prefato alcune sue opere. Speciale segnalazione al “Premio internazionale Giuseppe Pitré”.
Rosario Jurlaro, nato il 23 marzo del 1930 a Francavilla Fontana, dopo aver lavorato per diversi anni a Roma come paleografo e giornalista, ha diretto dal 1955 al 1993 la biblioteca «Annibale De Leo» di Brindisi. Nel 1978 ha vinto il premio «Piero Godetti. L’editore ideale». Negli anni ha pubblicato diversi volumi di storia locale e non solo, tra i quali ricordiamo: “La festa cresta”, “Dalle Palme al Sabato Santo con la gente del Sud” (Forni, Bologna), “L’utile canna” (Congedo, Galatina, 1976), “Tradizioni di Basilicata in opere della prima metà dell’Ottocento” (Lacaita, Manduria 1988), e “Guagnano. Chiesa e società” (1988). Ha curato molte opere e ha redatto alcune voci per il Dizionario Biografico degli Italiani (Istituto dell’Enciclopedia Treccani). Jurlaro ha anche ricevuto in passato il premio «Umanesimo della pietra» per la storia.
Francesco Losavio, magistrato, consigliere press la Corte d’Appello di Lecce, ha pubblicato varie raccolte di poesie (“Chedda famiglia ca non ce ste chiù” il più recente). Ha conseguito diversi premi di poesia (“Trofeo Parnasso” di Salerno). Sue liriche sono state pubblicate tradotte in francese, inglese, esperanto su riviste e pubblicazioni di varia cultura.
Il programma.
Introduzione Franco Losavio e Giovanni Matichecchia
Saluto di Margherita Ramunno, moglie di Orazio Santoro
Franco Laterza - Il dialetto: storia e cultura popolare
Coro Le dissonanze: Dentro la grotta, Rosario Jurlaro - Orazio Santoro: L’uomo e lo studioso, Augusta Bisanti - Lu ndoru de Massafra, Carmelo Caponio - Memoria cort, Roberto Caprara - La mplacabbele falge, Cinzia Castellana - Terra maie, Luigi del Giudice - L’effette serre e u buche de l’ozzone, Antonio Dipace - Nu fiore ammacculate (letta da Girolamo Dipace), Coro “Le dissonanze”: Iè la nott de Natal, Girolamo Dipace - Quann fazz grann, Vittorio Festa - La Puglia, Tina Francavilla - Un incontro, Aldo Galeano - Il matrimonio, Orazio A. Giannico - Zukkature e kuorve, Marcella Leuci – Vabbanni Coro Le dissonanze: Inno centenario al Santo Gesù Bambino,
Franco Losavio - La festa de la Madonne, Luigi Marinò – Malitiempu, Vincenza Martucci - U compleann, Cosimo Menna, Benvenuto Messia - I chepecoddere, Cosimo Mottolese - A mio padre,
Coro Le disssonanze: Uè ma lu zite ven, Nunzio Notaristefano - U rione mije, Antonio Pagliara - U vole de Carnevale, Lucia Palmisano - Arrunghiate le iamm, Don Vincenzo Paradiso - I cucchevesce (letta da Francesco Petrera), Licio Pelillo - Vulisse canté, Giovanni Pozzessere - Na scatuletta ti salimoni, Coro Le dissonanze: Stornellata, Antonio Prete - Lu Crucifissu ti Muntiase (letta da Aldo Galeano, Enzo Risolvo - Vogghie cu ffazz u sinneche, Orazio Santoro – Anniversario (letta da Franco Losavio, Cosimo Scaligina - La vita è bella, Michele Vinci - U fasole e a cucuzz, Anna Vozza - Nvunne o mare nuestre.
Il dialetto è la struttura connettiva che permette agli uomini delle piccole comunità di creare un senso di appartenenza, una originale identità, una comunanza di esperienze, di disegni per il futuro, di storie della memoria, di ricordi del passato. Abbiamo bisogno di due lingue: quella della dimensione familiare, intimistica con la quale entriamo in contatto con i nostri cari in maniera calda, da complici, con il desiderio di capirci nel profondo perché abbiamo parlato quella lingua sin dall’infanzia. E poi abbiamo bisogno della lingua della comunità che ha adottato i medesimi valori, che ha lo stesso percorso storico, che ha lottato per i traguardi più alti. Questo valore del dialetto vogliamo celebrare e con esso Orazio Santoro lo studioso massafrese che ha dedicato la vita allo studio di questi linguaggi negletti per lunghi anni allorquando parlare il dialetto era cosa disdicevole.
Franco Laterza, profondo cultore dei costumi meridionali e del dialetto che ne racchiude i tesori, ricorderà la forza della lingua dei nostri genitori. Rosario Iurlaro, direttore della rivista “Alba Pratalia” e amico di Santoro, illustrerà la figura di uomo e di studioso. Arricchirà la serata il coro “Le Dissonanze” diretto dal Maestro Daria Palmisano che eseguirà i canti della tradizione popolare contadina, vere chicche, frutto di laboriosa ricerca tra gli studi di Santoro e di Ladiana.
Orazio Santoro - Nato a Massafra nel 1938, ha insegnato latino e greco in vari licei fra cui il Quinto Ennio e l’Aristosseno di Taranto. I suoi interessi culturali spaziavano dalla linguistica, all’archeologia, al folklore, alla storia locale. I suoi concittadini devono al lavoro certosino e appassionato di Santoro se oggi è possibile conoscere la vita e la carriera dei massafresi Nicolò Andria, medico del ‘700, Giovanni Zaccometti, tenore di fama internazionale vissuto nell’ottocento, Matteo Pagliari, medico e filantropo. Fu tra i più attivi collaboratori del tedesco Gerard Rolfs, eminente studioso del dialetto di Puglia. Era fra l’altro socio ordinario della Società di Storia Patria. Lascia una sterminata biblioteca raccolta in anni di dedizione insieme a sua moglie Margherita e importanti documenti storici originali che, morendo, ha affidato alla moglie sua compagna e complice.
Fernando Ladiana è stato per qualche decennio corrispondente da Massafra per la Gazzetta del Mezzogiorno e de “I luoghi dell’infinito” il mensile allegato ad “Avvenire”. È stato direttore della rivista regionale “Itinerari speleologici”. Ha pubblicato “La pietra della fame”, “Massafra, la grande guerra” insieme a Espedito Jacovelli, “La Festa del Presepio”, “Quattro canti agiografici inediti della tradizione popolare di Massafra”. È stato Ispettore onorario della Sovrintendenza ai beni artistici, ambientali, storici, archeologici ed archivistici.
L’Associazione culturale-musicale “Le Dissonanze” nasce nel 2008 a Massafra con l’obbiettivo di promuovere la cultura musicale ed artistica quale bene per la persona e valore sociale. Ha al suo attivo numerosi progetti di propedeutica musicale e body percussion, laboratori di musica d’insieme, progetti PON dedicati alla coralità e alla ritmica e un laboratorio corale per adulti; vanta inoltre numerosi concerti ed eventi organizzati in collaborazione con le amministrazioni comunali e diverse associazioni locali. Dirige il coro il M° Daria Palmisano.
Franco Laterza, dirigente scolastico in pensione, studioso e ricercatore di tradizioni popolari e folklore. Curatore di opere di critica letteraria e saggista di demologia e antropologia. Aurelio Rigoli docente di antropologia nell’Università di Palermo ha prefato alcune sue opere. Speciale segnalazione al “Premio internazionale Giuseppe Pitré”.
Rosario Jurlaro, nato il 23 marzo del 1930 a Francavilla Fontana, dopo aver lavorato per diversi anni a Roma come paleografo e giornalista, ha diretto dal 1955 al 1993 la biblioteca «Annibale De Leo» di Brindisi. Nel 1978 ha vinto il premio «Piero Godetti. L’editore ideale». Negli anni ha pubblicato diversi volumi di storia locale e non solo, tra i quali ricordiamo: “La festa cresta”, “Dalle Palme al Sabato Santo con la gente del Sud” (Forni, Bologna), “L’utile canna” (Congedo, Galatina, 1976), “Tradizioni di Basilicata in opere della prima metà dell’Ottocento” (Lacaita, Manduria 1988), e “Guagnano. Chiesa e società” (1988). Ha curato molte opere e ha redatto alcune voci per il Dizionario Biografico degli Italiani (Istituto dell’Enciclopedia Treccani). Jurlaro ha anche ricevuto in passato il premio «Umanesimo della pietra» per la storia.
Francesco Losavio, magistrato, consigliere press la Corte d’Appello di Lecce, ha pubblicato varie raccolte di poesie (“Chedda famiglia ca non ce ste chiù” il più recente). Ha conseguito diversi premi di poesia (“Trofeo Parnasso” di Salerno). Sue liriche sono state pubblicate tradotte in francese, inglese, esperanto su riviste e pubblicazioni di varia cultura.
Il programma.
Introduzione Franco Losavio e Giovanni Matichecchia
Saluto di Margherita Ramunno, moglie di Orazio Santoro
Franco Laterza - Il dialetto: storia e cultura popolare
Coro Le dissonanze: Dentro la grotta, Rosario Jurlaro - Orazio Santoro: L’uomo e lo studioso, Augusta Bisanti - Lu ndoru de Massafra, Carmelo Caponio - Memoria cort, Roberto Caprara - La mplacabbele falge, Cinzia Castellana - Terra maie, Luigi del Giudice - L’effette serre e u buche de l’ozzone, Antonio Dipace - Nu fiore ammacculate (letta da Girolamo Dipace), Coro “Le dissonanze”: Iè la nott de Natal, Girolamo Dipace - Quann fazz grann, Vittorio Festa - La Puglia, Tina Francavilla - Un incontro, Aldo Galeano - Il matrimonio, Orazio A. Giannico - Zukkature e kuorve, Marcella Leuci – Vabbanni Coro Le dissonanze: Inno centenario al Santo Gesù Bambino,
Franco Losavio - La festa de la Madonne, Luigi Marinò – Malitiempu, Vincenza Martucci - U compleann, Cosimo Menna, Benvenuto Messia - I chepecoddere, Cosimo Mottolese - A mio padre,
Coro Le disssonanze: Uè ma lu zite ven, Nunzio Notaristefano - U rione mije, Antonio Pagliara - U vole de Carnevale, Lucia Palmisano - Arrunghiate le iamm, Don Vincenzo Paradiso - I cucchevesce (letta da Francesco Petrera), Licio Pelillo - Vulisse canté, Giovanni Pozzessere - Na scatuletta ti salimoni, Coro Le dissonanze: Stornellata, Antonio Prete - Lu Crucifissu ti Muntiase (letta da Aldo Galeano, Enzo Risolvo - Vogghie cu ffazz u sinneche, Orazio Santoro – Anniversario (letta da Franco Losavio, Cosimo Scaligina - La vita è bella, Michele Vinci - U fasole e a cucuzz, Anna Vozza - Nvunne o mare nuestre.