di NICOLA ZUCCARO - "O si fa pulizia in questa associazione o tutti i Comuni dei sindaci appartenenti al Movimento 5 Stelle se andranno". Non ha usato mezzi termini Filippo Nogarin che, nel chiedere maggiore attenzione agli sprechi e più controlli sia sulle fondazioni sia sulle municipalizzate, ha contribuito ad animare nel pomeriggio di venerdì 14 ottobre la conclusione della 33ma Assemblea Nazionale dell'ANCI.
Di contro, puntuale è stata la replica all'ultimatum lanciato dalla tribuna congressuale dal sindaco di Livorno di Antonio Decaro, tanto da costringere il neo Presidente ANCI a "modificare" l'introduzione del suo intervento per esortare i colleghi sindaci pentastellati a rimanere nell'associazione e che tutte le proposte già presentate nel corso dei lavori congressuali saranno prese nei prossimi giorni in considerazione.
Dunque un inizio impegnativo, se non già in salita, per il successore di Piero Fassino che nel chiedere - nuovamente - la collaborazione di tutti i primi cittadini nel costruire anche quel sindacato (così Decaro aveva già definito l'ANCI il 12 ottobre) dei Comuni italiani, a partire dall'Agenda urbana nazionale e dalla richiesta di mantenimento delle garanzie promesse ieri dal premier Renzi sull'introduzione della liberalizzazione dai vincoli nella Legge di Stabilità 2017, dovrà rassicurare la minoranza del Consiglio comunale di Bari, coi fatti e non con le buone intenzioni, di dover proseguire nell'espletare regolarmente il suo mandato di sindaco del capoluogo pugliese.
Di contro, puntuale è stata la replica all'ultimatum lanciato dalla tribuna congressuale dal sindaco di Livorno di Antonio Decaro, tanto da costringere il neo Presidente ANCI a "modificare" l'introduzione del suo intervento per esortare i colleghi sindaci pentastellati a rimanere nell'associazione e che tutte le proposte già presentate nel corso dei lavori congressuali saranno prese nei prossimi giorni in considerazione.
Dunque un inizio impegnativo, se non già in salita, per il successore di Piero Fassino che nel chiedere - nuovamente - la collaborazione di tutti i primi cittadini nel costruire anche quel sindacato (così Decaro aveva già definito l'ANCI il 12 ottobre) dei Comuni italiani, a partire dall'Agenda urbana nazionale e dalla richiesta di mantenimento delle garanzie promesse ieri dal premier Renzi sull'introduzione della liberalizzazione dai vincoli nella Legge di Stabilità 2017, dovrà rassicurare la minoranza del Consiglio comunale di Bari, coi fatti e non con le buone intenzioni, di dover proseguire nell'espletare regolarmente il suo mandato di sindaco del capoluogo pugliese.