BRINDISI - E' stato eseguito dalla Guardia di Finanza il sequestro anticipato di beni per un valore di circa 2,2 mln a carico di uno dei presunti esponenti di spicco di un'organizzazione criminale dedita al narcotraffico. L'ingente sequestro è avvenuto dopo la notifica, nello scorso mese di giugno, dell'avviso di conclusione indagini a 23 brindisi coinvolti a vario titolo nel traffico di stupefacenti.
L'indagine, coordinata dalla DDA di Lecce ed avviata nel novembre 2012 dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi, ha riguardato un sodalizio criminale dedito principalmente al traffico di droga ma con interesse anche nel settore del contrabbando di sigarette.
Le indagini, oltre a ricostruire cessioni per piu' di 2.000 kg di sostanze stupefacenti, hanno portato al sequestro, nel luglio 2013, di 20 kg di hashish, e all'arresto in flagranza del pregiudicato che aveva anche investito una notevole somma di denaro nel tentativo di organizzare un traffico di sigarette di contrabbando che si concluse tragicamente quando gli "scafisti" morirono in un naufragio nel marzo 2013, mentre si recavano a Valona.
Gli accertamenti economico patrimoniali hanno ricostruito il patrimonio illecitamente accumulato, in trenta anni, dall'uomo - che e' risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
L'indagine, coordinata dalla DDA di Lecce ed avviata nel novembre 2012 dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi, ha riguardato un sodalizio criminale dedito principalmente al traffico di droga ma con interesse anche nel settore del contrabbando di sigarette.
Le indagini, oltre a ricostruire cessioni per piu' di 2.000 kg di sostanze stupefacenti, hanno portato al sequestro, nel luglio 2013, di 20 kg di hashish, e all'arresto in flagranza del pregiudicato che aveva anche investito una notevole somma di denaro nel tentativo di organizzare un traffico di sigarette di contrabbando che si concluse tragicamente quando gli "scafisti" morirono in un naufragio nel marzo 2013, mentre si recavano a Valona.
Gli accertamenti economico patrimoniali hanno ricostruito il patrimonio illecitamente accumulato, in trenta anni, dall'uomo - che e' risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
