di VITTORIO POLITO - Il 2 ottobre di ogni anno, in cui la Chiesa celebra gli Angeli, ricorre “La Festa dei Nonni”, introdotta negli Stati Uniti nel 1978 ed ufficializzata in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005. Una giornata a loro riservata, una ricorrenza per celebrare il ruolo di queste figure all’interno delle famiglie e della società. I nonni hanno lo straordinario potere di trasmettere non solo emozioni, ma sono di grande aiuto anche per la vita familiare e sociale.
Una ricerca di qualche decennio fa, effettuata da un’Associazione di Psicologi volontari, dimostrava che almeno un nonno in famiglia ha reso i bambini più bravi a scuola (19%), meglio disposti verso gli altri coetanei (22%), più educati (38%), meno sensibili ai messaggi della TV e della pubblicità (47%). Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi e secondo la stessa ricerca, la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé. Inoltre l’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità.
Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Lo stesso Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore».
Anche la legge è a loro favore. Infatti numerose sentenze sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti. Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata contribuendo così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
Ed a seguire una mia poesia dedicata ai nonni.
Una ricerca di qualche decennio fa, effettuata da un’Associazione di Psicologi volontari, dimostrava che almeno un nonno in famiglia ha reso i bambini più bravi a scuola (19%), meglio disposti verso gli altri coetanei (22%), più educati (38%), meno sensibili ai messaggi della TV e della pubblicità (47%). Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi e secondo la stessa ricerca, la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé. Inoltre l’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità.
Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Lo stesso Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore».
Anche la legge è a loro favore. Infatti numerose sentenze sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti. Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata contribuendo così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
Ed a seguire una mia poesia dedicata ai nonni.
NONÒNNE
di Vittorio Polito
Ière uagnongìdde e steve vecìne o brascìere
acchiàve nonònne chìine de penzìre
ca m’acchiamendàve sèmbe che tand’amóre
e che nu picche d’emozióne jind’ó córe.
A chidde tìimbe jind’a le càsere le mamme
crescèvene le figghie sènza dràmme
a la fatìche asselùte l’attàne se ne scèvene
e le nonònne, le giornàle lescèvene.
Jind’a tutte le famigghie de iòsce
iè ’mbortànde de nonónne la vósce
ca che chenzìgghie chiàre e terciùte
dónne la stràte a figghie e nepùte.
La famigghie de iòsce iè cangiàte
megghière e marìte so’ scesciàte
da le càsere se ne vònne fescènne
e a l’uffìgge la scernàte spènnenne.
Accóme la sère da dà scabuèscene
jind’a le càsere atturne rezzuèscene
e cìtte cìtte, nesciùne u sape,
tènene assà penzìre pe la càpe!
A le figghie l’aducazióne la dònne
da la matìne a la sère le nonònne
ca che tanda dolgèzze e saggèzze
l’aiùdene a crèsce sènz’amarèzze.
A nonònne u serrìse de le nepùte
allass’u córe de prisce e de vertùte
e a le peccenìnne na dolge carèzze
trasmètte amóre, affètte e securèzze.
Cange u munne e iè assà peccàte
acquànne jinde a la case non nge sta u fiàte
de nonònne ca agneve u córe adàsce adàsce
d’amecìzie, de prìsce e de tanda pasce.
|
Ero ragazzino e vicino al braciere
trovavo il nonno che pieno di pensieri
mi guardava sempre con tanto amore
e con un poco d’emozione nel cuore.
A quei tempi nelle case le mamme
crescevano i figli senza drammi
al lavoro solo i padri se ne andavano
e i nonni, i giornali leggevano.
In tutte le famiglie di oggi
è importante dei nonni la voce
che con consigli chiari e d’interesse
danno la strada a figli e nipoti.
La famiglia di oggi è cambiata
moglie e marito sono disordinati
dalle case se ne vanno fuggendo
e in ufficio la giornata consumano.
Appena la sera smettono di lavorare
nella casa attorno girano e rigirano
e silenziosamente, nessuno lo sa,
hanno assai pensieri nella testa!
Ai figli l’educazione la danno
dal mattino alla sera i nonni
che con tanta dolcezza e saggezza
l’aiutano a crescere senza amarezze.
Ai nonni il sorriso dei nipoti
lascia il cuore pieno di virtù
e ai bambini una dolce carezza
trasmette amore, affetto e sicurezza.
Cambia il mondo ed è assai peccato quando
nella casa manca il conforto del nonno
che pian piano riempiva il cuore
d’amicizia, d’allegria e di tanta pace.
|