La gioia di Daniel Ricciardo alla prima affermazione stagionale (ANSA/EPA) |
di PIERO LADISA – In una pazza gara, contraddistinta da un’altalena di emozioni e colpi di scena, Daniel Ricciardo vince il Gran Premio della Malesia, ottenendo il primo successo stagionale. A completare una domenica da urlo per la Red Bull ci pensa Max Verstappen, giunto secondo alle spalle del compagno di squadra. Malgrado un inizio di corsa turbolento, può sorridere Nico Rosberg (3°) che allunga il vantaggio in classifica iridata – salito ora a 23 punti – nei confronti di Lewis Hamilton, costretto al ritiro per la rottura del motore. La Ferrari “salva” la domenica di Sepang con il quarto posto di Kimi Raikkonen, mentre Sebastian Vettel va k.o. al via per un contatto con Verstappen e Rosberg. Completano la zona punti Valtteri Bottas (5°), Sergio Perez (6°), Fernando Alonso (7°, autore di una straordinaria rimonta dal fondo dello schieramento), Nico Hulkenberg (8°), Jenson Button (9° al 300° GP in carriera) e Jolyon Palmer (10°).
INIZIO THRILLER. Nel giro di formazione Felipe Massa accusa problemi ed è così costretto a scattare dalla pit-lane. Al via della gara Vettel, che frena in ritardo alla prima curva, Verstappen e Rosberg sono protagonisti di un triplo contatto all’imbuto della prima curva. L’unico a non avere problemi è l’olandese, che prosegue senza problemi, mentre la Mercedes numero 6 (dopo un testacoda) si ritrova 21ma e la Ferrari di Vettel si ritrova con la sospensione anteriore danneggiata. Il tedesco del Cavallino è obbligato al ritiro, con la direzione di gara che espone la Virtual Safety Car e che mette sotto investigazione proprio il quattro volte campione del mondo per la manovra (penalizzato al termine della corsa con tre posizioni da scontare nel prossimo GP di Suzuka). Hamilton conserva la leadership seguito da Ricciardo, Perez, Button, Raikkonen e Verstappen.
NUOVA VSC. Ripresa la gara nella sua valenza agonistica, Ricciardo tallona prontamente Hamilton mentre Raikkonen riesce ad avere la meglio sulla Force India di Perez salendo al quarto posto. Rosberg intanto inizia la personale rimonta, recuperando qualche posizione. Nel corso dell’8° giro nuovo congelamento delle posizioni in pista, dovuto all’incidente occorso alla Haas di Romain Grosjean a curva 15. Ne approfitta Verstappen che rientra ai box montando gomme soffici, seguito da Rosberg che invece mette le dure.
VERSTAPPEN AGGRESSIVO. Con il treno di soft montato Verstappe vola, ricucendo il gap con il trio di testa formato da Hamilton, Ricciardo e Raikkonen. Non sfigura neanche Rosberg che, nonostante il compound più duro, realizza ottimi tempi e a suon di sorpassi si ritrova a ridosso della top four. Tra il 21° e il 22° passaggio, dopo aver allungato il proprio primo stint, rientrano ai box Hamilton, Raikkonen e Ricciardo e optano per le gomme hard. Verstappen diviene quindi il nuovo leader di gara.
HAMILTON TORNA LEADER. Passano pochi giri e Verstappen rientra ai box per montare le dure, con Hamilton che torna a condurre il gruppo. L’inglese inizia a macinare giri veloci che gli permettono di guadagnare terreno nei confronti dei principali iridati. Tra 32° e 33° giro rientrano nuovamente Raikkonen e Rosberg, in lotta per la quarta piazza. Cinque tornate dopo, Rosberg va all’attacco di Raikkonen: i due si toccano in curva 2, con il tedesco che prima finisce sotto investigazione e successivamente viene sanzionato con 10” di penalità. Intanto impazza anche la lotta in casa Red Bull, con Verstappen che riesce a ricucire il gap dal compagno di squadra Ricciardo, dando vita ad un fantastico duello nel quale l’australiano riesce però a tenere a bada l’esuberanza del più giovane teammate.
COLPO DI SCENA. La battaglia tra i due piloti di Milton Keynes favorisce Hamilton, che conduce la corsa con circa 23” di vantaggio su Ricciardo. Ma iniziato il 39° giro il motore della Mercedes numero 44 prende fuoco e l’inglese non può far altro che parcheggiare la sua monoposto nella via di fuga: una mazzata psicologica per il campione del mondo in carica che si ritrova con un pugno di mosche in mano dopo aver condotto la gara senza particolari apprensioni. Approfittando della terza VSC di giornata, molti piloti decidono di effettuare un ulteriore cambio gomme. Tra questi figurano Raikkonen, il nuovo leader di gara Ricciardo seguito da Verstappen e da Rosberg che montano le soft. Proprio il finlandese della Ferrari è spettatore, suo malgrado, dell’episodio che vede protagonista la Haas di Gutierrez, con il messicano che perde l’anteriore sinistra alla staccata di curva 9 a pochi metri dalla Rossa numero 7.
APOTEOSI RED BULL. Negli ultimi giri di gara le attenzioni maggiori si focalizzano sullo scontro al vertice tra Ricciardo e Verstappen, con l’australiano che riesce ad avere la meglio sull’olandesino centrando la prima vittoria in stagione (la quarta in carriera). La Red Bull torna a fare doppietta dopo tre anni (GP Brasile 2013). Rosberg invece riesce ad aumentare il gap su Raikkonen (13"), conservando così la terza piazza. Un podio che vale oro per il tedesco, con Nico che vede il sogno iridato diventare sempre più realtà a cinque gare dalla conclusione del campionato. Con il ritiro di Hamilton la Mercedes “spreca” il primo match-ball per la conquista matematica del titolo marche. Appuntamento dunque a Suzuka tra una settimana per il GP del Giappone, dove la Stella cercherà di chiudere la pratica costruttori.