Chef4Charity, il Salento a cena a Gallipoli per ricostruire Amatrice
GALLIPOLI - Il cuore del Salento batte forte per Amatrice, distrutta dal terremoto dello scorso 24 agosto. E dieci stelle del gusto salentine, ma non solo, sono all’opera già da tempo per costruire un menu della tradizione romana, realizzato con prodotti tipici del Salento donati da una nutrita serie di aziende solidali, da allestire per una serata in cui la beneficenza incontrerà il gusto, l’arte, la musica e il vino di grandi cantine del Salento servito dai professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier di Lecce.
Alessio Gubello (Tenuta Mosè, Sannicola), Giuseppe Di Iorio (stellato Michelin Aroma, Roma), Simone De Siato (Campus Etoile Academy, Viterbo), Cosimo Russo (Aqua - Le Dune, Porto Cesareo), Franco Tornese (Bleu Salento, Gallipoli), Alfredo De Luca(Malcandrino, Monteroni), Vito Gaballo (Osteria Origano, Minervino di Lecce), Alessandro Pascali (Il ficheto - Tenuta Furnirussi, Serrano), Imma Pantaleo (L'Ulivo, Taviano)ed infine Chiara Meraglia (Campus Etoile Academy, Viterbo) per il gran finale dolce: questi gli chef al lavoro già da settimane per l’appuntamento di venerdì 28 ottobre alle 20.30 nel Castello Angioino di Gallipoli.Dove tutti coloro che vorranno contribuire alla causa potranno partecipare alla cena gourmet, cui prenderanno parte anche il presidente della Regione Michele Emiliano e una lunga serie di amministratori e politici, ideata per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate del Centro Italia. La somma, versata come liberalità e deducibile fiscalmente, sarà devoluta infatti per intero alla cittadinanza di Amatrice.
L’iniziativa, nata da un’intuizione dello chef Alessio Gubello di concerto conOfficina Creativa, la no profit del brand Made in Carcere, in collaborazione con Actionaid Lecce e Comune di Gallipoli e patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Gallipoli, sarà caratterizzata da una serie di accessori appositamente creati dalle donne detenute nel carcere di Lecce e dal sorteggio di un prezioso monile realizzato dal designer-orafo Gianni De Benedittis, guru del brand “futuroRemoto”: un anello che rappresenta il battente antico di una porta, simbolo domestico per eccellenza e dunque emblema di una ricostruzione possibile e auspicabile.
Alla cena, a numero chiuso, sono stati invitati i rappresentanti delle maggiori istituzioni locali pubbliche e private, a sancire l’impegno personale e politico di rappresentanza nei confronti di un territorio sempre in prima linea quando il cuore chiama, ma in generale tutti i salentini di buona volontà, che potranno partecipare alla serata contattando i numeri 338.5622814, 327.6678209, 0832.092187 dalle 9 alle ore 19.
Alessio Gubello (Tenuta Mosè, Sannicola), Giuseppe Di Iorio (stellato Michelin Aroma, Roma), Simone De Siato (Campus Etoile Academy, Viterbo), Cosimo Russo (Aqua - Le Dune, Porto Cesareo), Franco Tornese (Bleu Salento, Gallipoli), Alfredo De Luca(Malcandrino, Monteroni), Vito Gaballo (Osteria Origano, Minervino di Lecce), Alessandro Pascali (Il ficheto - Tenuta Furnirussi, Serrano), Imma Pantaleo (L'Ulivo, Taviano)ed infine Chiara Meraglia (Campus Etoile Academy, Viterbo) per il gran finale dolce: questi gli chef al lavoro già da settimane per l’appuntamento di venerdì 28 ottobre alle 20.30 nel Castello Angioino di Gallipoli.Dove tutti coloro che vorranno contribuire alla causa potranno partecipare alla cena gourmet, cui prenderanno parte anche il presidente della Regione Michele Emiliano e una lunga serie di amministratori e politici, ideata per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate del Centro Italia. La somma, versata come liberalità e deducibile fiscalmente, sarà devoluta infatti per intero alla cittadinanza di Amatrice.
L’iniziativa, nata da un’intuizione dello chef Alessio Gubello di concerto conOfficina Creativa, la no profit del brand Made in Carcere, in collaborazione con Actionaid Lecce e Comune di Gallipoli e patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Gallipoli, sarà caratterizzata da una serie di accessori appositamente creati dalle donne detenute nel carcere di Lecce e dal sorteggio di un prezioso monile realizzato dal designer-orafo Gianni De Benedittis, guru del brand “futuroRemoto”: un anello che rappresenta il battente antico di una porta, simbolo domestico per eccellenza e dunque emblema di una ricostruzione possibile e auspicabile.
Alla cena, a numero chiuso, sono stati invitati i rappresentanti delle maggiori istituzioni locali pubbliche e private, a sancire l’impegno personale e politico di rappresentanza nei confronti di un territorio sempre in prima linea quando il cuore chiama, ma in generale tutti i salentini di buona volontà, che potranno partecipare alla serata contattando i numeri 338.5622814, 327.6678209, 0832.092187 dalle 9 alle ore 19.