TARANTO - “Cosa aspetta il sindaco Stefano a fermare l’attività dell’Ilva? Forse la prova della prova della prova? I dati epidemiologici diffusi dal governatore Emiliano non necessitano di ulteriori verifiche, essendo stati validati dalla Regione Puglia e dalle autorità sanitarie locali. Inutile tirare in ballo il ministro della Salute. Quel che emerge palesemente è il timore del primo cittadino di Taranto di mettere il bastone tra le ruote a Palazzo Chigi, che dovrà prima o poi accettare l’idea che mantenere in piedi Ilva è semplicemente un crimine. Il Governo si deve fare carico di una emergenza sanitaria complessa, del futuro dei lavoratori, e della necessità di riconvertire l’economia cittadina affinchè sia ambientalmente sostenibile. Le risorse destinate a tenere in vita Ilva si utilizzino invece per sostenere i lavoratori nella fase di passaggio. Bisogna programmare il futuro di Taranto”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. “Se il ministro Lorenzin deve intervenire allora lo faccia subito – conclude Labriola –, o dovrà assumersi personalmente gravi responsabilità . Le istituzioni devono impedire ad Ilva di continuare ad uccidere”.
Ilva, Labriola: Stefano non tema Roma, la salute prima di tutto. Serve riconversione economia
diGiornale di Puglia
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