Lecce, "la sporcizia e il degrado a due passi dall'Università"

LECCE - Basta farsi due passi a piedi per rendersi conto dello stato in cui versa il quartiere Rudiae-Ferrovia. Immondizia e rifiuti speciali gettati alla rinfusa sulla strada in via Mario Bernardini e marciapiedi dissestati da buche e radici degli alberi che creano insidie e trabocchetti per gli ignari pedoni in via Degli Abruzzi.

Insomma, più che ammirare le bellezze architettoniche di questo quartiere, camminando bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, facendo un vero e proprio slalom tra sporcizia e quant'altro. Non è solo "colpa della Monteco", Via Mario Bernardini è sporca proprio dinanzi all'immobile sede dell'Università di Lecce.

E se viene subito da puntare il dito sulla gestione dei servizi da parte dell'Azienda leccese che si occupa della raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del mantenimento del decoro urbano, certo è che un maggiore senso del dovere civico e della salvaguardia ambientale è auspicabile da parte dei comuni cittadini. Non parliamo poi di via Duca Degli Abruzzi, dove ci sono sul marciapiede diverse buche pericolosissime dove una volta dimoravano bellissimi alberi di pino, che non sono state mai transennate.

Bisogna invertire la rotta, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Lecce. Servono strumenti e regole che eliminino ogni scusa, ogni alibi, tanto all’Amministrazione quanto al singolo cittadino: tutti quanti siamo responsabili nel tenere alti il decoro e l’immagine della nostra città.

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