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Il mezzo pesante "aveva una portata di circa 108 tonnellate, superiore a quella ordinaria, e non era stato autorizzato da Anas, che peraltro non ha in gestione la viabilità sulla strada provinciale SP49 dove era posto il cavalcavia". Lo afferma l'Anas, un cui cantoniere, sul posto, ha anche ripreso l'esatto istante del terribile cedimento.
La Ss 36 è ancora chiusa e il traffico è deviato lungo strade alternative.
La vittima si chiamava Claudio Bertini, aveva 68 anni, ed il suo corpo è stato recuperato nella notte. Pensionato, lascia moglie e una figlia. Ferito l'autista del tir, un uomo di 50 anni. Altre tre persone, tra le quali una bambina, sono ferite ma in maniera non grave.
"Alle 13,30 alla nostra sala operativa di Milano ci hanno chiamato dicendoci che c'erano dei calcinacci sulla statale 36 e io sono arrivato in meno di 10 minuti, poi ho visto a 250 metri una pattuglia della polstrada e l'ho fermata e ho avvisato il mio ufficio", ha riferito Tindaro Sauta, il capocantoniere dell'Anas, che è andato subito sulla statale 36 appena ricevuta la segnalazione dei calcinacci. L'Anas ha competenza sulla statale, ma non sul cavalcavia crollato che è provinciale.
LA RICOSTRUZIONE DELL'ANAS - L'ente afferma esplicitamente di aver dato ordine di bloccare il cavalcavia anche con "ripetuti solleciti a una immediata chiusura". "Anas informa che, dalle prime ricostruzioni dei fatti, il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36 al km 41,900, sul quale alle ore 17.20 è ceduto il cavalcavia n. 17 della strada provinciale SP49, già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia. Subito dopo il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della Provincia hanno richiesto un'ordinanza formale da parte di Anas che implicava l'ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato. Èstato inoltre accertato che il Tir che è precipitato dal cavalcavia provinciale era un trasporto di bobine di acciaio il cui notevole peso non è al momento noto".