“Borbottano tutti, uno più, uno meno ce ne faremo una ragione. Uno che si confronti sul merito e dica si o no alle misure, senza pensare sempre 'chissà cosa c'è dietro', nell'opposizione si può trovare?” ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Radio105.
“Si guardi invece cose c'è davanti a queste misure. Per una volta, anziché fare polemiche ad personam, vorrei che si entrasse nel merito, perché questi sono soldi degli italiani. Il senso della legge di bilancio di quest'anno è mettere in condizione chi ci vuol provare a farcela e, contemporaneamente, andiamo a guardare al futuro con lo stesso sguardo innamorato sul nostro Paese che da noi c'è spesso, ma non sempre. Per quel che riguarda l'immigrazione, le risorse ci sono, ma vanno spese meglio. Sull'immigrazione le cose non vanno bene, soprattutto in Europa, ma anche noi dobbiamo fare di più. In passato ad alcuni sindaci sono stati imposti, talvolta spediti, numeri imponenti di migranti perché il sindaco accanto magari non li voleva e prendeva anche consenso su questi rifiuti. Alle comunità che hanno subìto un impatto più forte restituiamo una parte di denaro per progetti sociali, per investire magari sulla ristrutturazione di un centro anziani. La solidarietà non è un argomento per cui qualcuno perde qualcosa, chi è solidale è giusto che si veda riconoscere qualcosa dallo Stato. Ma il meccanismo dell'immigrazione va cambiato, soprattutto in Europa, perché non possono continuare a fare il festival dell'egoismo”.
“Si guardi invece cose c'è davanti a queste misure. Per una volta, anziché fare polemiche ad personam, vorrei che si entrasse nel merito, perché questi sono soldi degli italiani. Il senso della legge di bilancio di quest'anno è mettere in condizione chi ci vuol provare a farcela e, contemporaneamente, andiamo a guardare al futuro con lo stesso sguardo innamorato sul nostro Paese che da noi c'è spesso, ma non sempre. Per quel che riguarda l'immigrazione, le risorse ci sono, ma vanno spese meglio. Sull'immigrazione le cose non vanno bene, soprattutto in Europa, ma anche noi dobbiamo fare di più. In passato ad alcuni sindaci sono stati imposti, talvolta spediti, numeri imponenti di migranti perché il sindaco accanto magari non li voleva e prendeva anche consenso su questi rifiuti. Alle comunità che hanno subìto un impatto più forte restituiamo una parte di denaro per progetti sociali, per investire magari sulla ristrutturazione di un centro anziani. La solidarietà non è un argomento per cui qualcuno perde qualcosa, chi è solidale è giusto che si veda riconoscere qualcosa dallo Stato. Ma il meccanismo dell'immigrazione va cambiato, soprattutto in Europa, perché non possono continuare a fare il festival dell'egoismo”.