BARI - Sono tre le persone fermate dalla Squadra Mobile di Bari nell'ambito delle indagini sull'omicidio Blasi, il giovane di 33 anni ucciso con tre colpi di revolver il 17 settembre scorso in via Bruno Buozzi, nei pressi dell'ex stabilimento Stanic, nella zona industriale della città .
Il delitto avvenne di sera, poco prima delle 19, mentre alcuni bambini giocavano in strada. Il fermo è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Bari. La vittima aveva precedenti penali di poco conto per ricettazione. Blasi venne raggiunto da tre proiettili all'addome, al torace e al braccio sinistro.
CLAN PUNI' LITE PASSIONALE - All'origine dell'omicidio, secondo gli investigatori, ci sarebbe stata una lite fra Blasi e la ex convivente, in rapporti con la famiglia di uno dei fermati, in favore della quale - durante il litigio - si sarebbero schierati lo stesso fermato, vicino di casa della donna, e gli altri due. Il litigio risalirebbe a mezzogiorno del 17 settembre.
Il delitto avvenne di sera, poco prima delle 19, mentre alcuni bambini giocavano in strada. Il fermo è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Bari. La vittima aveva precedenti penali di poco conto per ricettazione. Blasi venne raggiunto da tre proiettili all'addome, al torace e al braccio sinistro.
CLAN PUNI' LITE PASSIONALE - All'origine dell'omicidio, secondo gli investigatori, ci sarebbe stata una lite fra Blasi e la ex convivente, in rapporti con la famiglia di uno dei fermati, in favore della quale - durante il litigio - si sarebbero schierati lo stesso fermato, vicino di casa della donna, e gli altri due. Il litigio risalirebbe a mezzogiorno del 17 settembre.