di LUIGI LAGUARAGNELLA - Sono ufficialmente aperti i lavori per restaurare e riportare in vita il teatro Margherita. A fine 2018 i cittadini baresi potranno usufruire di un altro spazio in cui l’arte, in tutte le sue forme espressive, troverà casa. Insieme all’ex Mercato del Pesce e alla sala Murat andrà a comporre il puzzle del Polo delle arti contemporanee.
Tra le impalcature già sistemate all’interno del teatro, il sindaco Decaro e l’assessora regionale alla Cultura Capone hanno presentato l’avvio dei lavori che dovranno concludersi a fine 2017.
Dopo 19 mesi, in cui nello stesso luogo furono presentati i progetti, si avviano i lavori che renderanno il Margherita usufruibile e funzionale per concerti, mostre, arte, danza, luogo di aggregazione. Insieme ai tecnici Luigi La Rocca, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari, Francesco Longobardi Segretariato regionale del MIBACT per la Puglia ed Emilia Pellegrino, esponente della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari e ancora Michele Beccu del gruppo di progettazione ABDR, progetto esecutivo per l’impresa Rossi Restauri si è svolto un vero e proprio lavoro di collaborazione.
Il progetto del completamento e della valorizzazione del teatro è la sintesi della collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Regione Puglia e il Ministero dei beni culturali.
Il restauro del teatro Margherita era già incluso nel Patto per Bari, come spesso ribadito da Decaro. Questo progetto verrà concretizzato grazie alla collaborazione delle istituzioni: la Regione lo sovvenziona con 5 milioni di euro, mentre il ministero con 75 mila euro.
L’assessora Capone ha sottolineato la validità della rivalorizzazione del teatro Margherita, non solo sotto i positivi aspetti delle risorse, della validità del progetto, ma sulle ricadute che queste struttura avrà sul territorio non solo cittadino. Il teatro Margherita e il relativo polo contemporaneo rappresentano un passo importante sull’idea che nella cultura si può investire e che la cultura può essere una concreta risorsa di sviluppo economico. La Puglia conferma di credere a questo principio.
Il polo, poi , darà la possibilità di far conoscere l’arte contemporanea, avvicinare i cittadini e i visitatori artisti che finalmente potranno avere la giusta visibilità. Il sindaco Decaro, durante la presentazione di questa mattina, faceva riferimento a Bonomi e Baldassarre due eccellenti galleristi e collezionisti.
Il progetto del teatro Margherita prevede il restauro della cupola della sala, ampliamento dei ballatoi della torre scenica, opere di rifinitura oltre che realizzazione delle dotazioni impiantistiche.
Entro 480 giorni Bari potrà riavere in vita uno dei suoi luoghi simbolo, che insieme ad altri che l’amministrazione intende riattivare sarà uno dei contenitori culturali. In futuro non si esclude, per un collegamento e accesso migliori tra le strutture del Polo delle arti contemporanee, qualche cambiamento sul traffico che in quel tratto di strada, ad oggi, rende pericoloso il percorso.
Tra le impalcature già sistemate all’interno del teatro, il sindaco Decaro e l’assessora regionale alla Cultura Capone hanno presentato l’avvio dei lavori che dovranno concludersi a fine 2017.
Dopo 19 mesi, in cui nello stesso luogo furono presentati i progetti, si avviano i lavori che renderanno il Margherita usufruibile e funzionale per concerti, mostre, arte, danza, luogo di aggregazione. Insieme ai tecnici Luigi La Rocca, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari, Francesco Longobardi Segretariato regionale del MIBACT per la Puglia ed Emilia Pellegrino, esponente della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari e ancora Michele Beccu del gruppo di progettazione ABDR, progetto esecutivo per l’impresa Rossi Restauri si è svolto un vero e proprio lavoro di collaborazione.
Il progetto del completamento e della valorizzazione del teatro è la sintesi della collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Regione Puglia e il Ministero dei beni culturali.
Il restauro del teatro Margherita era già incluso nel Patto per Bari, come spesso ribadito da Decaro. Questo progetto verrà concretizzato grazie alla collaborazione delle istituzioni: la Regione lo sovvenziona con 5 milioni di euro, mentre il ministero con 75 mila euro.
L’assessora Capone ha sottolineato la validità della rivalorizzazione del teatro Margherita, non solo sotto i positivi aspetti delle risorse, della validità del progetto, ma sulle ricadute che queste struttura avrà sul territorio non solo cittadino. Il teatro Margherita e il relativo polo contemporaneo rappresentano un passo importante sull’idea che nella cultura si può investire e che la cultura può essere una concreta risorsa di sviluppo economico. La Puglia conferma di credere a questo principio.
Il polo, poi , darà la possibilità di far conoscere l’arte contemporanea, avvicinare i cittadini e i visitatori artisti che finalmente potranno avere la giusta visibilità. Il sindaco Decaro, durante la presentazione di questa mattina, faceva riferimento a Bonomi e Baldassarre due eccellenti galleristi e collezionisti.
Il progetto del teatro Margherita prevede il restauro della cupola della sala, ampliamento dei ballatoi della torre scenica, opere di rifinitura oltre che realizzazione delle dotazioni impiantistiche.
Entro 480 giorni Bari potrà riavere in vita uno dei suoi luoghi simbolo, che insieme ad altri che l’amministrazione intende riattivare sarà uno dei contenitori culturali. In futuro non si esclude, per un collegamento e accesso migliori tra le strutture del Polo delle arti contemporanee, qualche cambiamento sul traffico che in quel tratto di strada, ad oggi, rende pericoloso il percorso.