Renzi, "Lettera Ue sulla manovra? Non cambia nulla"

(ANSA/AP)
La manovra non cambia, anche se dovessero arrivare rilievi dall'Ue. Sono le parole del premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. Sono pronte le osservazioni dell'Ue sulla manovra? "Non ne abbiamo parlato. Però il tema non cambia assolutamente niente. Potranno scrivere, come si fa sempre - ha detto - una lettera per chiedere maggiori spiegazioni".

"La legge di bilancio non si cambia: se l'Ue avrà osservazioni da fare ascolteremo ma questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi dieci anni: gli sforzi li stiamo facendo e vogliamo dare un segnale ai cittadini non alle tecnocrazie di Bruxelles", aggiunge.

"La sostanza della manovra non cambia. La manovra dà due miliardi in più alla sanità, e questi non sono né di destra né di sinistra. La manovra parla di questioni concrete - ha detto - e questo non cambierà per niente. E quante volte abbiamo parlato di Equitalia, non solo Equitalia, ma della filosofia che c'era dietro: ecco questo dal 2017 finalmente sparisce. Insomma la legge di bilancio c'è. Non si cambia".

"NESSUN CONDONO IN MANOVRA" - "Non c'è nessun condono: chi ha preso la multa la deve pagare. A chi dice che il governo sta facendo i condoni o aiutando gli evasori - ha evidenziato il premier - rispondo che ha fatto nel 2015 il miglior risultato negli ultimi sessant'anni: oltre 14 miliardi dalla lotta all'evasione. Dire che aiutiamo gli evasori è senza alcun riferimento alla realtà. Eliminiamo un meccanismo, quello di Equitalia, che era punitivo per il cittadino", ha aggiunto Renzi a Rtl 102.5: "Basta con Equitalia come 'killer' dei cittadini, deve essere un consulente".

ADDIO A FORFAIT 35% VOLUNTARY DISCLOSURE - Addio al forfait al 35% sull'emersione dei contanti. A quanto si apprende, nell'ultima versione del decreto fiscale, che sembra ormai quasi alle battute finali, l'imposta flat sarebbe stata eliminata, sostituita con le normali aliquote progressive sui redditi.

Si tornerebbe così alla voluntary disclosure in versione originale, quella 2015, che imponeva ai contribuenti anche di dimostrare la provenienza delle somme sanate.

L'ATTACCO ALLA GERMANIA - Credo - va all'attacco Renzi - che il bilancio della Germania abbia molti problemi, a cominciare da un surplus commerciale che non rispetta le regole europee e spero che i nostri amici possano provvedere al riequilibrio".

"Con la Germania - ha detto ancora Renzi - abbiamo una relazione privilegiata un pezzo dell'economia italiana dipende dalla Germania e viceversa. Su molte cose non siamo d'accordo ma è quello che accade tra amici. Ma l'Italia a testa alta è quello che serve all'Europa. Se l'avessimo fatto in passato sarebbe stato meglio. L'Italia non può venire qui a ratificare le decisioni". Lo dice Matteo Renzi nella conferenza stampa a Bruxelles. "L'atteggiamento di venire qui e dire sempre di sì non lo potrò mai accettare".

Intanto nella notte il presidente del Consiglio ha reso noto che non avrà un bilaterale con il presidente Jean Claude Juncker sulla manovra a margine del vertice europeo.