LECCE - “Modernità di Padre Bernardino Realino, magistrato, gesuita e Santo”. E' questo il titolo del Convegno internazionale di Studi che si sta svolgendo in questi giorni a Lecce.
Il 2016, infatti, è stato proclamato l'anno bernardiniano, nel 400° anniversario della morte di uno dei più grandi "benefattori" di Lecce, San Bernardino Realino. Un'occasione per far conoscere a tutti la sua figura e per ricordare la grande eredità umana, culturale, sociale e spirituale lasciata all'intera comunità.
Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 9, nell'aula consiliare di Palazzo Carafa, è in programma la terza ed ultima sessione del Convegno.
A presidere l'incontro sarà il professor Mario Spedicato dell'Università del Salento. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, sono previsti gli interventi di Marco Leone dell'Università del Salento che si soffermerà sulla figura di “Realino letterato”, Luisa Cosi del Conservatorio di Musica di Lecce (“Interessi musicali del Realino”), Eugenio Imbriani dell'Univeristà del Salento (“Una lettera sulla 'fascinazione' di padre Realino”), Paolo Agostino Vetrugno dell'Univeristà del Salento (“Le figurazioni devozionali di San Bernardino Realino”) e Maria Antonia Nocco dell'Univeristà del Salento che chiuderà i lavori con “Immagini, iconografia del venerabile padre Bernaardino Realino della Compagnia di Gesù”.
Parleranno anche Francesca Cannella (Università del Salento) “Immagini musicali e figure del martirio nella Chiesa del Gesù di Lecce”; Mario Cazzato (Centro Studi Salentini) “Il culto di Sant'Irene e igesuiti a Lecce: nuovi documenti”; Pietro De Leo (Università della Calabria) “Un testo tardo-ottocentesco su Sant'Irene, patrona di Lecce sostenuta dai gesuiti”; Gilberto Spagnolo (Centro Studi Salentini) “Bernardino Realino e i Mattei signori di Novoli”; Francesco Danieli (Università del Salento) “Committenze gesuitiche nel Salento al tempo del Realino:il Crocifìsso di Gelatone”; Alessandro Laporta (Centro Studi Salentini)“Bernardino Realino e la famiglia salentina dei Grassi”; Maria Rosaria Tamblè (Archivio di Stato di Lecce) “Bernardino Realino e gli Acquaviva di Nardo”.
Le conclusioni saranno affidate a padre Mario Marafioti, fondatore della Comunità Emmanuel e al sindaco di Lecce Paolo Perrone che consegnerà all'Arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'Ambrosio, le chiavi della città - già offerte a Bernardino Realino - e scoprirà (in via Rubichi, accanto alla Chiuse del Gesù) la lapide commemorativa dell'anno bernardiniano.
L'evento – organizzato dalla sezione di Lecce della Società di Storia Patria per la Puglia – ha ottenuto il patrocinio di Comune di Lecce, Arcidiocesi di Lecce, Compagnia di Gesù, Comunità Emmanuel, Università del Salento, Regione Puglia, Provincia di LeCce, Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce e Accademia di Belle Arti.
Il 2016, infatti, è stato proclamato l'anno bernardiniano, nel 400° anniversario della morte di uno dei più grandi "benefattori" di Lecce, San Bernardino Realino. Un'occasione per far conoscere a tutti la sua figura e per ricordare la grande eredità umana, culturale, sociale e spirituale lasciata all'intera comunità.
Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 9, nell'aula consiliare di Palazzo Carafa, è in programma la terza ed ultima sessione del Convegno.
A presidere l'incontro sarà il professor Mario Spedicato dell'Università del Salento. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, sono previsti gli interventi di Marco Leone dell'Università del Salento che si soffermerà sulla figura di “Realino letterato”, Luisa Cosi del Conservatorio di Musica di Lecce (“Interessi musicali del Realino”), Eugenio Imbriani dell'Univeristà del Salento (“Una lettera sulla 'fascinazione' di padre Realino”), Paolo Agostino Vetrugno dell'Univeristà del Salento (“Le figurazioni devozionali di San Bernardino Realino”) e Maria Antonia Nocco dell'Univeristà del Salento che chiuderà i lavori con “Immagini, iconografia del venerabile padre Bernaardino Realino della Compagnia di Gesù”.
Parleranno anche Francesca Cannella (Università del Salento) “Immagini musicali e figure del martirio nella Chiesa del Gesù di Lecce”; Mario Cazzato (Centro Studi Salentini) “Il culto di Sant'Irene e igesuiti a Lecce: nuovi documenti”; Pietro De Leo (Università della Calabria) “Un testo tardo-ottocentesco su Sant'Irene, patrona di Lecce sostenuta dai gesuiti”; Gilberto Spagnolo (Centro Studi Salentini) “Bernardino Realino e i Mattei signori di Novoli”; Francesco Danieli (Università del Salento) “Committenze gesuitiche nel Salento al tempo del Realino:il Crocifìsso di Gelatone”; Alessandro Laporta (Centro Studi Salentini)“Bernardino Realino e la famiglia salentina dei Grassi”; Maria Rosaria Tamblè (Archivio di Stato di Lecce) “Bernardino Realino e gli Acquaviva di Nardo”.
Le conclusioni saranno affidate a padre Mario Marafioti, fondatore della Comunità Emmanuel e al sindaco di Lecce Paolo Perrone che consegnerà all'Arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'Ambrosio, le chiavi della città - già offerte a Bernardino Realino - e scoprirà (in via Rubichi, accanto alla Chiuse del Gesù) la lapide commemorativa dell'anno bernardiniano.
L'evento – organizzato dalla sezione di Lecce della Società di Storia Patria per la Puglia – ha ottenuto il patrocinio di Comune di Lecce, Arcidiocesi di Lecce, Compagnia di Gesù, Comunità Emmanuel, Università del Salento, Regione Puglia, Provincia di LeCce, Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce e Accademia di Belle Arti.