di ALESSANDRO NARDELLI - Vittoria sofferta di misura, in rimonta, e prima minifuga stagionale per la Juventus, che ha superato in casa allo Stadium, per 2-1, l'Udinese dell'ex Gigi Del Neri, all'esordio sulla
panchina dei friulani. Autori dei gol, Jankto al 30' per gli ospiti, che, sfruttando una palla persa malamente a centrocampo da Hernanes, ha provato una botta dal limite che ha
sorpreso un colpevole Buffon, al secondo grave errore in poco tempo. Pareggio di Dybala al 43' su un calcio di punizione battuto in maniera magistrale dai 21 metri, con il pallone alla
destra di Karnezis, e raddoppio sempre dell'attaccante argentino al 51', dal dischetto. Un calcio di rigore, il suo, realizzato con precisione chirurgica, con il pallone sul lato destro, e il
portiere su quello sinistro. Un successo che, come già detto prima, permette alla squadra bianconera, di allungare il passo, portandosi a + 5 punti dalla Roma, attuale seconda in classifica,
dopo che i giallorossi hanno liquidato il Napoli, avversario diretto, per 1-3 in trasferta al San Paolo.
Una Juve non bellissima quella che si è vista in campo ieri contro l'Udinese, che probabilmente ha pagato il cambio di modulo, con il passaggio dal canonico 3-5-2 al più inusuale 4-4-2; scelta dovuta ad esigenze di formazione, con Allegri costretto a rinunciare all'ultimo a Chiellini, e con Bonucci in panchina, dopo due giorni di riposo concordati con il mister bianconero. Si è cercato di sfruttare molto il possesso palla, ma il movimento continuo e il pressing degli avversari hanno creato problemi soprattutto in mediana, dove tanto Hernanes, quanto Lemina si sono mostrati lenti e impacciati. Il primo, il peggiore in campo in assoluto, si è reso protagonista di una prova sciagurata da regista, incapace di impostare l'azione, con passaggi fin stroppo semplici, sbagliati in maniera incredibile. In più l'aggravante della palla persa malamente a centrocampo, che ha permesso a Jankto di portare in vantaggio l'Udinese di Del Neri. Lemina, invece, ha giocato anch'esso troppo svagato e compassato, non riuscendo a portare né quantità, né qualità. Unica nota positiva, la punizione conquistata nel primo tempo, e trasformata successivamente in gol da Dybala. In avanti male Mandzukic, a secco da troppo tempo, e ancora una volta autore di una prestazione scialba, anche ieri con troppi gol sprecati, alcuni in maniera clamorosa.
Migliori in campo, invece, Dybala e Barzagli. Del primo si è già detto tutto, prima, della sua doppietta, della sua precisione. L'argentino ha carattere, ed ha imparato a cantare e portare la croce, e la gara di ieri ne è stata l'ennesima conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno. L'ex attaccante del Palermo ha steso l'Udinese con due gol, uno su punizione ed uno su rigore, e sulle spalle un difficile ruolo di trait d'union tra centrocampo e reparto offensivo, che lo ha portato a fare tanto movimento, con passaggi eseguiti, però, sempre alla perfezione. Barzagli invece si è dimostrato il solito solido baluardo di una retroguardia che non molla mai, soffrendo poco e niente. Anche nel match contro i friulani, il difensore della Juventus è stato pulito, senza sbagliare una chiusura che sia una, anche contro un avversario fastidioso come Duvan Zapata, e arrivando sempre per primo sul pallone. Un calciatore così andrebbe clonato.
La prossima sfida, verrà disputata dalla Madama, questo martedì alle 20:45 al Parc Olympique Lyonnais contro i francesi del Lione, nella terza gara della fase a gruppi di Champions League. Una gara fondamentale per gli uomini di Massimiliano Allegri, che devono assolutamente vincere per non rischiare di complicarsi la vita, in vista del passaggio del girone.
Una Juve non bellissima quella che si è vista in campo ieri contro l'Udinese, che probabilmente ha pagato il cambio di modulo, con il passaggio dal canonico 3-5-2 al più inusuale 4-4-2; scelta dovuta ad esigenze di formazione, con Allegri costretto a rinunciare all'ultimo a Chiellini, e con Bonucci in panchina, dopo due giorni di riposo concordati con il mister bianconero. Si è cercato di sfruttare molto il possesso palla, ma il movimento continuo e il pressing degli avversari hanno creato problemi soprattutto in mediana, dove tanto Hernanes, quanto Lemina si sono mostrati lenti e impacciati. Il primo, il peggiore in campo in assoluto, si è reso protagonista di una prova sciagurata da regista, incapace di impostare l'azione, con passaggi fin stroppo semplici, sbagliati in maniera incredibile. In più l'aggravante della palla persa malamente a centrocampo, che ha permesso a Jankto di portare in vantaggio l'Udinese di Del Neri. Lemina, invece, ha giocato anch'esso troppo svagato e compassato, non riuscendo a portare né quantità, né qualità. Unica nota positiva, la punizione conquistata nel primo tempo, e trasformata successivamente in gol da Dybala. In avanti male Mandzukic, a secco da troppo tempo, e ancora una volta autore di una prestazione scialba, anche ieri con troppi gol sprecati, alcuni in maniera clamorosa.
Migliori in campo, invece, Dybala e Barzagli. Del primo si è già detto tutto, prima, della sua doppietta, della sua precisione. L'argentino ha carattere, ed ha imparato a cantare e portare la croce, e la gara di ieri ne è stata l'ennesima conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno. L'ex attaccante del Palermo ha steso l'Udinese con due gol, uno su punizione ed uno su rigore, e sulle spalle un difficile ruolo di trait d'union tra centrocampo e reparto offensivo, che lo ha portato a fare tanto movimento, con passaggi eseguiti, però, sempre alla perfezione. Barzagli invece si è dimostrato il solito solido baluardo di una retroguardia che non molla mai, soffrendo poco e niente. Anche nel match contro i friulani, il difensore della Juventus è stato pulito, senza sbagliare una chiusura che sia una, anche contro un avversario fastidioso come Duvan Zapata, e arrivando sempre per primo sul pallone. Un calciatore così andrebbe clonato.
La prossima sfida, verrà disputata dalla Madama, questo martedì alle 20:45 al Parc Olympique Lyonnais contro i francesi del Lione, nella terza gara della fase a gruppi di Champions League. Una gara fondamentale per gli uomini di Massimiliano Allegri, che devono assolutamente vincere per non rischiare di complicarsi la vita, in vista del passaggio del girone.
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