Striscia la Notizia, indagato Mingo. Il legale, "imputazioni viziate"

BARI - L'ex inviato barese di Striscia la Notizia, l'attore Mingo De Pasquale, all'insaputa del collega Fabio, avrebbe truffato per 170mila euro Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare 10 presunti falsi servizi, e facendosi anche rimborsare costi non dovuti per figuranti e attori. Lo rende noto l'Ansa.

E' l'accusa della Procura di Bari, che ha chiuso le indagini nei confronti dell'attore, della moglie (amministratore unico della Mec Produzioni Srl di cui il marito Mingo era socio) e della segretaria della Mec, accusata di favoreggiamento personale per aver mentito agli investigatori che indagavano sui falsi servizi trasmessi dal Tg satirico.

Le due accuse per gli indagati, Mingo e la moglie, sono a vario titolo di due truffe, simulazione di reato, falso, calunnia (ai danni di un autore di 'Striscia la notizia') e di diffamazione ai danni degli autori del programma di Mediaset, da loro indicati in comunicati stampa e sui social come corresponsabili ed ideatori dei servizi falsi.

LEGALE MINGO: "IMPUTAZIONI VIZIATE" - "Un giudice terzo valuterà la condotta dei miei clienti che sollecitano un processo celere in cui dimostreranno la loro estraneità ai fatti". È quanto ha dichiarato in una nota il difensore di Mingo De Pasquale, ex inviato barese di 'Striscia la notizia' e sua moglie, commentando il contenuto dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato nei giorni scorsi.

L'avv. Verile nella nota diffusa parla anche di presunte pressioni su testimoni durante la fase delle indagini denunciate dai suoi assistiti, ritenendo così le imputazioni "evidentemente viziate" e chiedendo per questo "chiarezza sui tanti lati oscuri di questa vicenda".

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