TARANTO - Avrebbero nascosto i soldi delle tangenti persino in un panettone a Natale, o tra i cavi di un tombino vicino alla sala mensa della spiaggia sottufficiali di Taranto gli imprenditori per aggiudicarsi appalti, servizi e forniture della Marina militare. Il denaro depositato nel tombino sarebbe stato poi prelevato da alcuni indagati.
Si tratta degli ultimi particolari che emergono dalle intercettazioni compiute dell'inchiesta della procura di Taranto che ieri ha portato all'esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere ed una ai domiciliari, nell'ambito del filone d'indagine sugli appalti commissionati da Maricommi.
Si tratta degli ultimi particolari che emergono dalle intercettazioni compiute dell'inchiesta della procura di Taranto che ieri ha portato all'esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere ed una ai domiciliari, nell'ambito del filone d'indagine sugli appalti commissionati da Maricommi.