di PIERO FABRIS – L’Italia creativa è stata ospite d’onore a Krasnodar, regione Russa. Un progetto ambizioso si è concretizzato. Ruggiero Di Benedetto (Presidente FIOF) tornato in Italia, ha dichiarato: “Sono stati dieci giorni di eventi (dal 20 al 29 Ottobre) di notevole interesse e motivo di crescita per tutti questi giorni dedicati alla fotografia. Tutta la città e i paesi limitrofi erano sede di esposizioni”. Il presidente è ebbro per i risultati di questa ...missione! “Il confronto è ricchezza, i progetti di scambio ampliano gli orizzonti mentali oltre che territoriali. Avvicinano la gente”.
Dopo una prima selezione del comitato scientifico italiano e una seconda di quello russo, trentacinque fotografi Italiani (Antonio Gibotta, Luigi Grieco, Daniela Ciriello, Pino Veclani, Catia Mencacci, Giuseppe Savino, Damiano Lamonaca, Niko Giovanni Coniglio, Marco Slavazza Robbi Anter, Graziano Perotti, Diego Pizi, Andrea Ferrari, Alberto Gandolfo, FrancescoSeggio, Vincento Fratepietro, Mario Vitolo, Danilo Balducci, Claudio Marino, Claudia Canale, Filippo Brignolin, Michele Abriola, Roberto Colacioppo, Rinaldo Alvisi, Luigi Corbatta, Vittore Buzzi, Giampiero Di Molfetta, Antonio Lorenzini, Ruggiero Di Benedetto, Rodolfo Rudy Fernaroli, Carmine Lafrotta, Francesco Mosca,Francesco Cicciotti, Patrizia Barra,e Nadia Baldo) hanno esposto nell’ODIN TEATR a Krasnodar, famoso per la sua attenzione all’arte in tutte le forme più innovative. Spazio espositivo adatto alla sensibilità italiana così come ha motivato Irina Chmyreva, direttore artistico della manifestazione e selezionatrice dei nostri fotografi.
Le loro opere hanno suscitato vivo interesse per lo stile tutto italiano (esaltare il bello e mostrare il reale con forza e ironia) di cui sono stati ambasciatori. Incredibile il potere dell'immagine! Uno scatto è rappresentazione della realtà , frutto della fantasia, interpretazione della vita. Il fotografo quando sceglie un'inquadratura usa la sua esperienza, il suo bagaglio culturale ed emotivo, in uno scatto vi è la voglia di condividere l’estro per il racconto, la voglia di denunciare, di mostrare. La fotografia è un linguaggio dall'impatto immediato ed è, per questo, che la FIOF promuove, valorizza, esporta, ma soprattutto, desidera esaltare la capacità dei fotografi, noti e meno noti, perché siano espressione della cultura italiana in tutto il mondo.
All'interno dei “Contenitori istituzionali”, veri laboratori di idee, si è amplificato lo scambio tecnico, creativo, progettuale. È stato un evento ricco di emozioni, un’occasione di dialogo per i nostri fotografi che hanno offerto occhi, mente e cuore, consapevoli di essere parte di un’area mediterranea famosa nel mondo anche per i suoi prodotti. Un modo per costruire ponti e schiudere ampie prospettive.
Dopo una prima selezione del comitato scientifico italiano e una seconda di quello russo, trentacinque fotografi Italiani (Antonio Gibotta, Luigi Grieco, Daniela Ciriello, Pino Veclani, Catia Mencacci, Giuseppe Savino, Damiano Lamonaca, Niko Giovanni Coniglio, Marco Slavazza Robbi Anter, Graziano Perotti, Diego Pizi, Andrea Ferrari, Alberto Gandolfo, FrancescoSeggio, Vincento Fratepietro, Mario Vitolo, Danilo Balducci, Claudio Marino, Claudia Canale, Filippo Brignolin, Michele Abriola, Roberto Colacioppo, Rinaldo Alvisi, Luigi Corbatta, Vittore Buzzi, Giampiero Di Molfetta, Antonio Lorenzini, Ruggiero Di Benedetto, Rodolfo Rudy Fernaroli, Carmine Lafrotta, Francesco Mosca,Francesco Cicciotti, Patrizia Barra,e Nadia Baldo) hanno esposto nell’ODIN TEATR a Krasnodar, famoso per la sua attenzione all’arte in tutte le forme più innovative. Spazio espositivo adatto alla sensibilità italiana così come ha motivato Irina Chmyreva, direttore artistico della manifestazione e selezionatrice dei nostri fotografi.
Le loro opere hanno suscitato vivo interesse per lo stile tutto italiano (esaltare il bello e mostrare il reale con forza e ironia) di cui sono stati ambasciatori. Incredibile il potere dell'immagine! Uno scatto è rappresentazione della realtà , frutto della fantasia, interpretazione della vita. Il fotografo quando sceglie un'inquadratura usa la sua esperienza, il suo bagaglio culturale ed emotivo, in uno scatto vi è la voglia di condividere l’estro per il racconto, la voglia di denunciare, di mostrare. La fotografia è un linguaggio dall'impatto immediato ed è, per questo, che la FIOF promuove, valorizza, esporta, ma soprattutto, desidera esaltare la capacità dei fotografi, noti e meno noti, perché siano espressione della cultura italiana in tutto il mondo.
All'interno dei “Contenitori istituzionali”, veri laboratori di idee, si è amplificato lo scambio tecnico, creativo, progettuale. È stato un evento ricco di emozioni, un’occasione di dialogo per i nostri fotografi che hanno offerto occhi, mente e cuore, consapevoli di essere parte di un’area mediterranea famosa nel mondo anche per i suoi prodotti. Un modo per costruire ponti e schiudere ampie prospettive.