BARI - In seguito alle numerose voci che si rincorrono in questi giorni in merito al futuro dell’Acquedotto Pugliese S.p.A: privatizzazione, multiutility, acquedotto del Sud, trattative con l’Albania, si esprime con una posizione netta la consigliera regionale M5S Antonella Laricchia insieme ai suoi colleghi Rosa Barone e Cristian Casili. “Il futuro dell’Acquedotto Pugliese deve essere uno solo, nel rispetto dell’esito del Referendum del 2011: la sua ripubblicizzazione" dichiara Laricchia, che prosegue: "Abbiamo scritto al Presidente Emiliano, all’Assessore alle opere pubbliche Giannini e al Presidente del Consiglio regionale per ricordare gli impegni presi in data 1 agosto 2016 quando, con una mozione M5S approvata all’unanimità, il Governo Regionale pugliese si è impegnato ad istituire un tavolo tecnico paritetico composto dalle istituzioni e da attivisti del Forum dell’Acqua Pubblica per ipotizzare il futuro dell’Acquedotto Pugliese, rispettoso dell’esito del Referendum 2011, dopo la scadenza della concessione prevista per il 2018. Ad oggi nulla è stato fatto e questo impegno sembra essere stato dimenticato”.
Nella missiva i cinquestelle hanno suggerito al governatore di ripartire da alcuni dei presupposti che erano stati alla base della creazione di un tavolo avviato nella prima legislatura Vendola: “quella infatti - dichiarano i tre consiglieri pentastellati - fu un’esperienza purtroppo finita male ma partita con i giusti presupposti: quel tavolo infatti predispose una proposta di legge per la ripubblicizzazione di AQP”.
Purtroppo poi, ricordano i consiglieri cinquestelle, in Consiglio regionale approdó un testo diverso da quello originario che fu poi bocciato dalla Corte Costituzionale anche a causa di quei nuovi elementi introdotti dai consiglieri “che avevano evidentemente dimenticato che quel testo avrebbe dovuto essere il frutto di un processo partecipato". E proseguono: "Abbiamo suggerito al Presidente di recuperare anche la composizione di quel tavolo che era costituito da 5 persone nominate dalla Giunta e da 5 nominate dal Comitato, chiedendo inoltre, di invitare al tavolo quale membro effettivo il Prof. Lucarelli che ad oggi è l’unica persona in Italia ad aver concluso con successo la pubblicizzazione di un ente dell’acqua, quale l’ARIN spa di Napoli trasformato nell’ente pubblico ACQUA BENE COMUNE NAPOLI. Siamo certi - concludono - che il presidente Emiliano non vorrà disattendere quanto richiesto esplicitamente dai cittadini pugliesi nel 2011 e gli impegni presi davanti al consiglio regionale ad agosto. Attendiamo fiduciosi la creazione di questo tavolo, è già passato troppo tempo”.
Nella missiva i cinquestelle hanno suggerito al governatore di ripartire da alcuni dei presupposti che erano stati alla base della creazione di un tavolo avviato nella prima legislatura Vendola: “quella infatti - dichiarano i tre consiglieri pentastellati - fu un’esperienza purtroppo finita male ma partita con i giusti presupposti: quel tavolo infatti predispose una proposta di legge per la ripubblicizzazione di AQP”.
Purtroppo poi, ricordano i consiglieri cinquestelle, in Consiglio regionale approdó un testo diverso da quello originario che fu poi bocciato dalla Corte Costituzionale anche a causa di quei nuovi elementi introdotti dai consiglieri “che avevano evidentemente dimenticato che quel testo avrebbe dovuto essere il frutto di un processo partecipato". E proseguono: "Abbiamo suggerito al Presidente di recuperare anche la composizione di quel tavolo che era costituito da 5 persone nominate dalla Giunta e da 5 nominate dal Comitato, chiedendo inoltre, di invitare al tavolo quale membro effettivo il Prof. Lucarelli che ad oggi è l’unica persona in Italia ad aver concluso con successo la pubblicizzazione di un ente dell’acqua, quale l’ARIN spa di Napoli trasformato nell’ente pubblico ACQUA BENE COMUNE NAPOLI. Siamo certi - concludono - che il presidente Emiliano non vorrà disattendere quanto richiesto esplicitamente dai cittadini pugliesi nel 2011 e gli impegni presi davanti al consiglio regionale ad agosto. Attendiamo fiduciosi la creazione di questo tavolo, è già passato troppo tempo”.