Bari, all’Associazione 'Pitagora' conferenza sul confronto tra icone russe e bizantine
di VITTORIO POLITO - Per le attività dell’Associazione Italo-Ellenica “Pitagora” di Bari, si è tenuto nella Chiesa di San Giovanni Crisostomo, nel centro storico di Bari, un incontro culturale sul tema “Icone”.
Dopo il saluto di benvenuto della presidente, Sarina Elefteria Garufi, la prof.ssa Rachele Tateo, già preside dell’Istituto “Socrate” di Bari, e consigliere dell’Associazione “Pitagora”, ha introdotto l’argomento con alcune note sulla storia delle icone in Puglia
Monsignor Antonio Magnocavallo, parroco della Chiesa citata, ha tenuto una dotta e interessante conferenza sul confronto tra icone russe e bizantine, sulla storia, la genesi, la teologia, l’estetica, la tecnica ed il significato.
L’icona, com’è noto, è solitamente un’immagine sacra rappresentante il Cristo, la Vergine, i Santi e le scene della salvezza, dipinte su tavoletta di legno o lastra di metallo, decorata d’oro, d’argento e di pietre preziose, tipica dell’arte bizantina. Non va dimenticato che l’icona non è un semplice quadro religioso, ma soprattutto espressione di fede e di culto.
L’icona è intimamente legata al Vangelo e alla liturgia: in essi affonda le radici e da essi trae il suo valore agli occhi della fede. In essa si esprime il linguaggio della cultura bizantino-slava e della spiritualità del cristianesimo orientale.
È seguito un interessante dibattito moderato magistralmente dalla prof.ssa Tateo.
Dopo il saluto di benvenuto della presidente, Sarina Elefteria Garufi, la prof.ssa Rachele Tateo, già preside dell’Istituto “Socrate” di Bari, e consigliere dell’Associazione “Pitagora”, ha introdotto l’argomento con alcune note sulla storia delle icone in Puglia
Monsignor Antonio Magnocavallo, parroco della Chiesa citata, ha tenuto una dotta e interessante conferenza sul confronto tra icone russe e bizantine, sulla storia, la genesi, la teologia, l’estetica, la tecnica ed il significato.
L’icona, com’è noto, è solitamente un’immagine sacra rappresentante il Cristo, la Vergine, i Santi e le scene della salvezza, dipinte su tavoletta di legno o lastra di metallo, decorata d’oro, d’argento e di pietre preziose, tipica dell’arte bizantina. Non va dimenticato che l’icona non è un semplice quadro religioso, ma soprattutto espressione di fede e di culto.
L’icona è intimamente legata al Vangelo e alla liturgia: in essi affonda le radici e da essi trae il suo valore agli occhi della fede. In essa si esprime il linguaggio della cultura bizantino-slava e della spiritualità del cristianesimo orientale.
È seguito un interessante dibattito moderato magistralmente dalla prof.ssa Tateo.