BARI - Si introduce all’interno del campus Universitario del Politecnico di Bari. Invitato ad uscire da un addetto alla vigilanza, lo aggredisce e lo rapina del portafogli. Arrestato dai Carabinieri.
E’ quello che e’ accaduto al politecnico di Bari, domenica mattina, quando un 40enne di origini spagnole, senza fissa dimora, supera i cancelli del campus universitario di via Orabona ma viene sorpreso da un addetto alla sicurezza che lo invita ad uscire.
Lo straniero, che non ne vuole sapere di andare via, prima lo aggredisce, procurandogli contusioni giudicate guaribili in 5 giorni e poi gli sottrae il denaro che aveva con se, dandosi alla fuga.
Immediata la richiesta di intervento al “112” da parte della vittima ed altrettanto tempestivo e’ stato l’invio sul posto di gazzelle del Nucleo Radiomobile che, avuta la descrizione del soggetto, lo hanno individuato e bloccato, mentre si trovava a 500 metri dal politecnico, dopo un lungo inseguimento a piedi.
Il denaro asportato e’ stato recuperato nelle tasche dello straniero e restituito all’avente diritto.
Per l'uomo sono cosi’ scattate le manette e si sono aperte le porte delle carceri baresi dove si trova ora recluso.
E’ quello che e’ accaduto al politecnico di Bari, domenica mattina, quando un 40enne di origini spagnole, senza fissa dimora, supera i cancelli del campus universitario di via Orabona ma viene sorpreso da un addetto alla sicurezza che lo invita ad uscire.
Lo straniero, che non ne vuole sapere di andare via, prima lo aggredisce, procurandogli contusioni giudicate guaribili in 5 giorni e poi gli sottrae il denaro che aveva con se, dandosi alla fuga.
Immediata la richiesta di intervento al “112” da parte della vittima ed altrettanto tempestivo e’ stato l’invio sul posto di gazzelle del Nucleo Radiomobile che, avuta la descrizione del soggetto, lo hanno individuato e bloccato, mentre si trovava a 500 metri dal politecnico, dopo un lungo inseguimento a piedi.
Il denaro asportato e’ stato recuperato nelle tasche dello straniero e restituito all’avente diritto.
Per l'uomo sono cosi’ scattate le manette e si sono aperte le porte delle carceri baresi dove si trova ora recluso.