BOLOGNA - Anche a Bologna, come a Palermo, ci sono degli indagati per presunte irregolaritá nella raccolta firme a sostegno del Movimento 5 Stelle. Si tratta di un'inchiesta che ipotizza a carico di quattro persone la violazione di un articolo della legge elettorale in occasione delle Regionali 2014, un fascicolo nato da un esposto di due militanti.
A differenza dell'inchiesta di Palermo, dove la procura ha certificato firme false raccolte dal Movimento 5 stelle locale, a Bologna al momento risultato soltanto "irregolarità " nella modalità di raccolta e nella certificazione delle firme. Gli esponenti del movimento di Beppe Grillo sarebbero incappati nel reato (ipotizzato) descritto dall'articolo 90 del Dpr 570/1960, il testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali.
Tra i quattro indagati figura anche Marco Piazza, vicepresidente del Consiglio comunale.
Ai quattro è contestata la violazione dell'articolo 90 comma 2 del Dpr 570 del 1960.
A differenza dell'inchiesta di Palermo, dove la procura ha certificato firme false raccolte dal Movimento 5 stelle locale, a Bologna al momento risultato soltanto "irregolarità " nella modalità di raccolta e nella certificazione delle firme. Gli esponenti del movimento di Beppe Grillo sarebbero incappati nel reato (ipotizzato) descritto dall'articolo 90 del Dpr 570/1960, il testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali.
Tra i quattro indagati figura anche Marco Piazza, vicepresidente del Consiglio comunale.
Ai quattro è contestata la violazione dell'articolo 90 comma 2 del Dpr 570 del 1960.