BARI - Il Tribunale civile di Bari ha riconosciuto ai genitori di due gemelli nati nel 1992 con gravi disabilità un risarcimento di 2,6 mln di euro (pari a 4,5 milioni con gli interessi e la rivalutazione) che dovrà essere pagato dalla Regione Puglia, dall'ex Usl Bari 8 e, in minima parte, dall'assicurazione.
La famiglia ha già ottenuto 900mila euro e la Regione ha impugnato la sentenza in appello. Della decisione del giudice, che risale al maggio 2015, riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno.
Le vicenda ebbe inizio 24 anni fa con il ricovero della donna nell'ospedale di Gravina in Puglia per un parto prematuro alla 32esima settimana. La donna, dopo due giorni, viene trasferita in ostetricia a Bitonto dove nascono i bimbi: uno affetto da tetraparesi spastica, l'altro con displasia ectodermica con ritardo psicomotorio.
Il giudice, pur non avendo individuato responsabilità mediche, ha rilevato "grossolane omissioni" dei medici di Bitonto.
LE PRECISAZIONI DELL'AVVOCATURA REGIONALE - L'Avvocatura della Regione Puglia, con riferimento alla sentenza di condanna del Tribunale di Bari – Sezione Distaccata di Altamura - subita per fatto imputabile alla ex USL Bari 8 sulla vicenda dei gemelli riportata oggi dagli organi di stampa, precisa che la citata sentenza è stata appellata dalla Regione Puglia nel dicembre 2015.
La Corte di Appello di Bari con decreto inaudita altera parte ha sospeso l'efficacia esecutiva della sentenza per i 4/5 della condanna subita in primo grado.
In data 05.02.2016 il Collegio della Corte di Appello ha confermato la sospensione della sentenza, ritenendo la sussistenza del fumus di alcuni motivi di appello.
Nelle more, anche il Giudice dell'Esecuzione adito dalle controparti ha sospeso il pignoramento per i 4/5 della somma disponendo il giudizio di merito.
La Regione, pertanto, non è debitrice attualmente di ulteriori somme finché non sarà deciso il giudizio di appello e quello di opposizione.
La famiglia ha già ottenuto 900mila euro e la Regione ha impugnato la sentenza in appello. Della decisione del giudice, che risale al maggio 2015, riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno.
Le vicenda ebbe inizio 24 anni fa con il ricovero della donna nell'ospedale di Gravina in Puglia per un parto prematuro alla 32esima settimana. La donna, dopo due giorni, viene trasferita in ostetricia a Bitonto dove nascono i bimbi: uno affetto da tetraparesi spastica, l'altro con displasia ectodermica con ritardo psicomotorio.
Il giudice, pur non avendo individuato responsabilità mediche, ha rilevato "grossolane omissioni" dei medici di Bitonto.
LE PRECISAZIONI DELL'AVVOCATURA REGIONALE - L'Avvocatura della Regione Puglia, con riferimento alla sentenza di condanna del Tribunale di Bari – Sezione Distaccata di Altamura - subita per fatto imputabile alla ex USL Bari 8 sulla vicenda dei gemelli riportata oggi dagli organi di stampa, precisa che la citata sentenza è stata appellata dalla Regione Puglia nel dicembre 2015.
La Corte di Appello di Bari con decreto inaudita altera parte ha sospeso l'efficacia esecutiva della sentenza per i 4/5 della condanna subita in primo grado.
In data 05.02.2016 il Collegio della Corte di Appello ha confermato la sospensione della sentenza, ritenendo la sussistenza del fumus di alcuni motivi di appello.
Nelle more, anche il Giudice dell'Esecuzione adito dalle controparti ha sospeso il pignoramento per i 4/5 della somma disponendo il giudizio di merito.
La Regione, pertanto, non è debitrice attualmente di ulteriori somme finché non sarà deciso il giudizio di appello e quello di opposizione.