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Dinanzi a questa illustre richiesta, Bruno Vespa, in virtù del suo garbo storicamente riservato agli ex presidenti della Repubblica e ai senatori a vita, non ha potuto esprimere - ancora una volta - il suo rifiuto che poteva essere tale alla luce della crudele ristrettezza dei tempi televisivi ma che non si è rivelata tale anche per l'acuta e arzigogolata dialettica che caratterizza, a tutt'oggi, lo spessore culturale e politico-istituzionale di Giorgio Napolitano.
Tant'è che il presidente della Repubblica emerito, nel premettere che per il ruolo ricoperto da Capo dello Stato assumerà una posizione defilata rispetto al confronto referendario e per l'esperienza maturata sia nelle aule parlamentari, sia lungo il mandato presidenziale, ha annunciato che voterà Sì.