BARI - E' stato eseguito in queste ore, su disposizione della magistratura, un sequestro conservativo di beni mobili e immobili del valore di 500 mila euro nei confronti di Roberto Perilli, l'ex agente immobiliare imputato per l'omicidio del collega Giuseppe Sciannimanico, ucciso il 26 ottobre 2015 a Bari. Su richiesta delle parti civili, il gip del Tribunale di Bari ha disposto il sequestro perché dalle intercettazioni è emerso che Perilli voleva disfarsi di alcuni beni, chiedendo ai suoi familiari di venderli.
Posti sotto sequestro tre appartamenti nel rione Japigia di Bari, un locale ad uso commerciale e 9 conti correnti.
Il giudice nel provvedimento richiama alcune conversazioni intercettate nei mesi di novembre e dicembre 2015, quando Perilli era già in carcere, nella quali l'imputato "ha reiteratamente manifestato la volontà di compiere atti dispositivi diretti al deprezzamento del patrimonio al fine di sottrarlo da eventuali aggressioni proprio delle costituite parti civili".
Posti sotto sequestro tre appartamenti nel rione Japigia di Bari, un locale ad uso commerciale e 9 conti correnti.
Il giudice nel provvedimento richiama alcune conversazioni intercettate nei mesi di novembre e dicembre 2015, quando Perilli era già in carcere, nella quali l'imputato "ha reiteratamente manifestato la volontà di compiere atti dispositivi diretti al deprezzamento del patrimonio al fine di sottrarlo da eventuali aggressioni proprio delle costituite parti civili".