di ALESSANDRO NARDELLI - Aggancio alla vetta del Girone H di Champions, fallito da parte della Juventus di Max Allegri, che nell'ennesima partita scialba e tiratissima, si fa raggiungere nel finale
dal Lione di Bruno Genesio. Passata in vantaggio grazie a un rigore procurato da Sturaro e trasformato da Higuain al 13', i bianconeri non sono riusciti a chiudere la partita,
sprecando troppe occasione, una delle quali clamorose proprio con l'attaccante argentino ex Napoli, che solo davanti a Lopes ha sbagliato incredibilmente, con il suo tiro
terminato di poco sopra la traversa.
All'85', la beffa, con il centrocampista Tolisso (in estate molto vicino al Napoli), che, su punizione di Ghezzal, di testa ha trafitto Buffon, gelando l'attonito Stadium, e confermando una tradizione, per la Vecchia Signora, fatta di sofferenza e sfortuna. Dopo questo pari, e la parallela vittoria per 4-0 del Siviglia contro la Dinamo Zagabria, la situazione del girone H vede gli spagnoli in testa a quota 8, seguiti dalla squadra bianconera a 5 punti, dal Lione a 4 e dai croati fermi a 0 punti.
Una partita a due facce quella della Juventus, iniziata benino, con il ritrovato Marchisio a guidare il centrocampo, e Pjanic a giostrare sulla trequarti dietro a Higuain e Mandzukic. Dopo un discreto inizio, alla lunga sono venuti fuori i soliti problemi di concentrazione dei calciatori della Madama, con la difesa a tratti dormiente, con i centrocampisti lenti e svagati, e gli attaccanti troppo imprecisi. Gli avversari, giocando per lo più in contropiede, hanno creato diversi problemi, con Buffon impegnato più volte, che ha risposto sempre presente, esaltandosi, anche, al 9' minuto, su tiro di Rybus. Da matita rossa anche l'errore che ha portato alla fuga dell'attaccante del Lione Lacazette, che, se avesse segnato, avrebbe dato la mazzata finale alla squadra di Allegri.
Migliore in campo in assoluto Marchisio, che si dimostra imprescindibile per gli equilibri del centrocampo bianconero, regalando, ieri, finché ne ha avuto, un match di lotta e di governo. Splendido nel recuperare palla in mediana, quanto nell'impostare, prova anche la botta con tiro da fuori, andando a un soffio dal gol. A lungo andare però è calato, perdendo di lucidità , ma per un giocatore al ritorno dopo un brutto infortunio, è fisiologico. Male invece Pjanic, anche ieri lento, impacciato, senza idee. Il bosniaco, la brutta copia del calciatore di talento ammirato nella Roma, al momento sembra essere l'uomo in meno del centrocampo juventino.
La prossima sfida verrà disputata dalla Vecchia Signora, questa domenica alle ore 15 al Bentegodi contro il Chievo di Maran, squadra ben organizzata e che fa non prendere sotto gamba.
All'85', la beffa, con il centrocampista Tolisso (in estate molto vicino al Napoli), che, su punizione di Ghezzal, di testa ha trafitto Buffon, gelando l'attonito Stadium, e confermando una tradizione, per la Vecchia Signora, fatta di sofferenza e sfortuna. Dopo questo pari, e la parallela vittoria per 4-0 del Siviglia contro la Dinamo Zagabria, la situazione del girone H vede gli spagnoli in testa a quota 8, seguiti dalla squadra bianconera a 5 punti, dal Lione a 4 e dai croati fermi a 0 punti.
Una partita a due facce quella della Juventus, iniziata benino, con il ritrovato Marchisio a guidare il centrocampo, e Pjanic a giostrare sulla trequarti dietro a Higuain e Mandzukic. Dopo un discreto inizio, alla lunga sono venuti fuori i soliti problemi di concentrazione dei calciatori della Madama, con la difesa a tratti dormiente, con i centrocampisti lenti e svagati, e gli attaccanti troppo imprecisi. Gli avversari, giocando per lo più in contropiede, hanno creato diversi problemi, con Buffon impegnato più volte, che ha risposto sempre presente, esaltandosi, anche, al 9' minuto, su tiro di Rybus. Da matita rossa anche l'errore che ha portato alla fuga dell'attaccante del Lione Lacazette, che, se avesse segnato, avrebbe dato la mazzata finale alla squadra di Allegri.
Migliore in campo in assoluto Marchisio, che si dimostra imprescindibile per gli equilibri del centrocampo bianconero, regalando, ieri, finché ne ha avuto, un match di lotta e di governo. Splendido nel recuperare palla in mediana, quanto nell'impostare, prova anche la botta con tiro da fuori, andando a un soffio dal gol. A lungo andare però è calato, perdendo di lucidità , ma per un giocatore al ritorno dopo un brutto infortunio, è fisiologico. Male invece Pjanic, anche ieri lento, impacciato, senza idee. Il bosniaco, la brutta copia del calciatore di talento ammirato nella Roma, al momento sembra essere l'uomo in meno del centrocampo juventino.
La prossima sfida verrà disputata dalla Vecchia Signora, questa domenica alle ore 15 al Bentegodi contro il Chievo di Maran, squadra ben organizzata e che fa non prendere sotto gamba.