TARANTO - Un gruppo di cittadini guidato da Davide Pallotta e Antonella Pecoraro, i genitori della piccola di 4 anni scomparsa qualche mese fa per un tumore, ha consegnato al governatore pugliese, Michele Emiliano, presente ieri nel capoluogo ionico, un documento con 20mila firme raccolte attraverso la campagna '#TarantoRicerca' per sollecitare la realizzazione dell'oncoematologia pediatrica e del Polo oncologico Irccs all'ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto.
Presenti tra i firmatari anche personaggi del mondo scientifico, sanitario, politico, sociale, culturale e dello spettacolo.
Il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti Renato Perrini commenta la vicenda: “Dire che sono scontento di quanto presentato ieri a Taranto dal Governatore Emiliano sarebbe una falsità. Il Polo Oncologico del Moscati è una realtà, ma questo già si sapeva, ciò che abbiamo appreso ieri sono i dettagli, contenuti nel Piano della Regione Puglia che rimodula la struttura ospedaliera al quartiere Paolo VI, riqualificando i reparti e migliorando l’offerta sanitaria mettendo al centro il paziente. Sono mesi che chiedo, attraverso interrogazioni, di fare luce sul futuro dell’oncologia a Taranto, e in particolare sulla destinazione del Moscati, e sono mesi che chiedo ad Emiliano anche attraverso colloqui privati, di condividere il progetto in aula a Bari. Oggi prendo atto che il Governatore ha scelto, e per carità non è una condanna, di non riferire in Consiglio le scelte della Regione per Taranto in materia sanitaria, ma di farlo in pubblico davanti ad un’ampia platea. Forse questo migliorerà il suo consenso sul territorio! Il suo fine politico però oggi non è al centro del dibattito, ciò che conta è che qualcosa inizia a muoversi in una città piegata dalle malattie tumorali e da patologie di vario genere legate all’inquinamento industriale".
"Emiliano - prosegue - ieri ha rassicurato i tarantini anche su altri argomenti. In tema di deroghe alle assunzioni, qualora gli emendamenti alla legge di stabilità presentati non dovessero passare, farà scelte necessarie per la tutela dei cittadini. E ancora: il Polo Oncologico del Moscati sarà di riferimento per l’intera provincia, lavorerà in stretta sinergia con Bari, così come deciso nel piano regionale della Rete Oncologica, e non sarà una sede distaccata bensì avrà una sua autonomia organizzativa. Notizie positive che finalmente danno una risposta concreta e immediata al bisogno di salute di questa città. Del resto ai tarantini non si poteva più raccontare la favoletta del nuovo ospedale, anche perché hanno il sacrosanto diritto ad una sanità efficiente nel “qui e ora”. Questa era e resta la mia battaglia.
"Una la nota stonata però, ed è giusto sottolinearla. Il Moscati resta Punto di Primo Intervento, quindi sparisce definitivamente il Pronto Soccorso, così come deciso ad inizio estate, quando dissi apertamente che il piano della Asl era solo l’apripista a decisioni già prese. Le verità vengono sempre a galla”, conclude Perrini.
Presenti tra i firmatari anche personaggi del mondo scientifico, sanitario, politico, sociale, culturale e dello spettacolo.
Il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti Renato Perrini commenta la vicenda: “Dire che sono scontento di quanto presentato ieri a Taranto dal Governatore Emiliano sarebbe una falsità. Il Polo Oncologico del Moscati è una realtà, ma questo già si sapeva, ciò che abbiamo appreso ieri sono i dettagli, contenuti nel Piano della Regione Puglia che rimodula la struttura ospedaliera al quartiere Paolo VI, riqualificando i reparti e migliorando l’offerta sanitaria mettendo al centro il paziente. Sono mesi che chiedo, attraverso interrogazioni, di fare luce sul futuro dell’oncologia a Taranto, e in particolare sulla destinazione del Moscati, e sono mesi che chiedo ad Emiliano anche attraverso colloqui privati, di condividere il progetto in aula a Bari. Oggi prendo atto che il Governatore ha scelto, e per carità non è una condanna, di non riferire in Consiglio le scelte della Regione per Taranto in materia sanitaria, ma di farlo in pubblico davanti ad un’ampia platea. Forse questo migliorerà il suo consenso sul territorio! Il suo fine politico però oggi non è al centro del dibattito, ciò che conta è che qualcosa inizia a muoversi in una città piegata dalle malattie tumorali e da patologie di vario genere legate all’inquinamento industriale".
"Emiliano - prosegue - ieri ha rassicurato i tarantini anche su altri argomenti. In tema di deroghe alle assunzioni, qualora gli emendamenti alla legge di stabilità presentati non dovessero passare, farà scelte necessarie per la tutela dei cittadini. E ancora: il Polo Oncologico del Moscati sarà di riferimento per l’intera provincia, lavorerà in stretta sinergia con Bari, così come deciso nel piano regionale della Rete Oncologica, e non sarà una sede distaccata bensì avrà una sua autonomia organizzativa. Notizie positive che finalmente danno una risposta concreta e immediata al bisogno di salute di questa città. Del resto ai tarantini non si poteva più raccontare la favoletta del nuovo ospedale, anche perché hanno il sacrosanto diritto ad una sanità efficiente nel “qui e ora”. Questa era e resta la mia battaglia.
"Una la nota stonata però, ed è giusto sottolinearla. Il Moscati resta Punto di Primo Intervento, quindi sparisce definitivamente il Pronto Soccorso, così come deciso ad inizio estate, quando dissi apertamente che il piano della Asl era solo l’apripista a decisioni già prese. Le verità vengono sempre a galla”, conclude Perrini.