Traffico oloturie, sequestri nel Leccese

GALLIPOLI - Un sequestro è stato disposto dal gip di Lecce Alcide Maritati di 7 pescherecci impiegati per l'asportazione di oloturie - comunemente noti come cetrioli di mare - dai fondali marini, nonché dei locali in uso ad una società con sede in Gallipoli, utilizzati per lo stoccaggio e la lavorazione degli organismi marini, con contestuale perquisizione degli stessi mezzi navali.

Le operazioni sono eseguite dalle Fiamme Gialle e della Guardia Costiera.

Il sequestro rientra nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, sulla commercializzazione illecita di ingenti quantitativi di 'oloturie', prelevate in aree marine protette e utilizzate soprattutto nella cucina orientale e nel settore della cosmetica.

Effettuate numerose perquisizioni locali nei confronti dei nove persone a vario titolo indagate.

Turco: “I sequestri di Gallipoli dimostrano che il tema non era una barzelletta” - “Questo ennesimo sequestro dimostra che sui ‘cetrioli marini’ non c’era proprio nulla da ironizzare. Ricordo i sorrisetti, le facili allusioni di coloro che derubricavano la faccenda a pura e semplice barzelletta. Invece, no. C’è da essere preoccupati. Il lavoro instancabile delle Capitanerie di porto, della guardia costiera e della guardia di finanza dimostra che il fenomeno è serio perché compromette il nostro ecosistema marino”.
Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, commentando l’odierno sequestro di decine di tonnellate di oloturie marine, pescate abusivamente nelle acque di Gallipoli e destinate al mercato asiatico a prezzi d’oro.

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