Il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico nazionale ha, da poco tempo, organizzato quest'anno una giornata di discussione sullo stato del verde urbano. L'evento è fortemente voluto, per promuovere una rinnovata cultura del verde pubblico e discutere del "Verde pubblico e costo del ciclo di vita negli appalti pubblici". Molte volte non vengono rispettati gli standard urbanistici e la presenza di sostanze inquinanti determina gravi problemi per la salute dei cittadini e disequilibri agli ecosistemi. Il Comitato sostiene che occorre aumentare la superficie di aree boscate e le zone verdi nelle zone urbane e nelle periferie; vanno promossi strategici interventi tra i quali la riduzione delle emissioni, di prevenzione del dissesto idrogeologico e di riduzione del consumo del suolo.
In connubio a tali provvedimenti recenti notizie di Enti di ricerca evidenziano che manca un concreto impegno del Governo, anche per parziale mancanza di fondi.. E’ entrata in vigore la legge che ha obbligato ogni Comune a piantare, entro sei mesi, “un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune stesso”. Una norma che, a quanto sembra, è rimasta programmatica, perché pochi enti locali sembrano essersi, adeguati. La nuova norma che impone ai Comuni di piantare un albero per ogni bambino è diventata obbligatoria, ma molti Comuni presentano gravi ritardi; inoltre, è richiesto il controllo della piantumazione di un albero per ogni nuovo nato e un resoconto sullo stato del verde pubblico urbano. Purtroppo, è stato valutato, che molte amministrazioni non rispettano tali standard e, pertanto, in questi giorni, alcune associazioni chiedono giustamente che si ottemperi.
