Bari, distribuzione pasti, mense, posti letto: il piano operativo per le festività

di LUIGI LAGUARAGNELLA - L'assessora a Welfare, Francesca Bottalico, ha delineato le misure e le attività rivolte ai senza fissa dimora e ai soggetti in condizioni di estrema fragilità e povertà della città. È un ampio piano operativo che, in questo periodo di feste si consolida. Grazie all'impegno delle realtà di volontariato del pubblico e del privato, la rete cittadina della solidarietà è ben predisposta a garantire ai numerosi bisognosi le necessità: accoglienza notturna, distribuzione dei pasti, unità di strada e sportelli d'ascolto. Non c'è solo la "tradizionale" Cena degli abbracci o il pranzo di Capodanno dove 400 persone possono trascorrere l'ultima notte dell'anno in un clima di festa. Sono ben collegate e strutturate le mense, soprattutto tra le parrocchie e i Caps. Immancabile è il coordinamento di In.Con.Tra. per la distribuzione dei pasti a oltre 150 persone in piazza Moro.

Sul piano della solidarietà Bari può contare su cittadini generosi e impegnati nella quotidianità verso il prossimo. Le festività natalizie rappresentano solo un momento in cui si sviluppano una serie di misure sopratutto per permettere a molte persone sole e disagiate di vivere almeno questo periodo in un clima più sereno.

Parlando dell'emergenza freddo e della relativa accoglienza notturna l'assessora Bottalico ha evidenziato come ci sia meno emergenza. Durante l'anno, infatti, con l'istituzione di bandi rivolti a senza fissa dimora e con il Pis (il Pronto Intervento Sociale) che riesce a prendere in carico i casi di povertà, monitorando  le strutture cittadine con posti letto disponibili, si è fatta molta prevenzione.

Sono 126 i posti letto in più di cui in questo periodo possono usufruire senza fissa dimora e famiglie bisognose. L'assessora precisa, inoltre, che proprio con il Pis e la Polfer si sono potuti intercettare molti casi di povertà creando progetti individualizzati. Ed è capitato che molti cittadini che per anni hanno rifiutato ogni tipo di intervento, adesso possono contare sul sostegno del pubblico e del privato sociale.

Sono  20 le realtà che fino a febbraio collaboreranno in una vera e propria rete (come è possibile vedere dalle foto). Don Vito Piccinonna dell'ufficio Caritas diocesano, durante la conferenza stampa,  mette in luce proprio l'impegno di molti silenziosi volontari attraverso cui è stato possibile dare supporto e ascolto a 380 ospiti del dormitorio don Vito Diana durante il 2016.

Per il piano operativo della città c'è il coinvolgimento di tutto il volontariato cittadino, quello cattolico e quello laico. Il Caps Area 51, per esempio, tra le varie iniziative natalizie, ha organizzato una festa con tombolata per tutti i suoi utenti.

Le foto presenti nell'articolo descrivono precisamente quanto sia utile, costruttivo e davvero efficace l'impegno della rete del volontariato dei baresi.

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