BARI - Promosso a pieni voti l’Oncologico di Bari. A firmare senza riserve la buona pagella sono stati i tecnici del Ministero della salute che, a conclusione di un’istruttoria approfondita effettuata a giugno scorso e, accertata l’eccellenza delle attività di ricerca e assistenza compiute dal centro barese, hanno confermato il carattere scientifico dell’IRCCS “Giovanni Paolo II”.
«Il risultato di oggi non era affatto scontato, ma ce l’abbiamo fatta». Mercoledì mattina nella sala conferenze dell’Istituto, con toni perentori e rovesciando il tavolo di eventuali considerazioni semplicistiche, Giovanni Gorgoni Direttore Ares (Agenzia regionale sanitaria) ha commentato la riconferma sperata, ma non scontata. «Negli ultimi anni sono cambiate le normative in tema di riconoscimento degli IRCCS e di politiche ministeriali relative alla ricerca scientifica e all’efficienza economica. La partita si è fatta più difficile, tanto che un anno fa non avrei scommesso un centesimo sulla riconferma. Ma evidentemente mi sarei sbagliato».
Dalle parole di Gorgoni traspare con evidenza il merito riconosciuto alla Direzione Strategica dell’ospedale che negli ultimi sei mesi ha risalito la china, segnando le prime reti nella partita. Ma il match è ancora lungo e non esclude tempi supplementari e rigori. «Il futuro è molto difficile. Dipende anche da voi. Da ora conta», ha concluso Gorgoni.
Il «dipende da voi» è diventata frase ricorrente anche dell’intervento del Direttore Generale Vito Antonio Delvino che, rivolgendosi a una platea di sanitari, tecnici e amministrativi ha rimarcato la necessità di non abbassare la guardia sui quattro parametri che la Commissione ha valutato con favore: «La Commissione ministeriale ha espresso il suo apprezzamento per la qualità dell’edificio che ci ospita, idoneo per l’assistenza dei pazienti oncologici; il personale sanitario è stato ritenuto professionale; la produzione scientifica organizzata e la progettualità significativa». A suggello delle potenzialità riconosciute a livello ministeriale all’ospedale di via Orazio Flacco, Delvino ha portato all’attenzione dei presenti le prossime mosse da fare in attacco: potenziamento, con risorse umane e strumentali, dell’Urologia, Chirurgia ginecologica, Ortopedia oncologica e Endocrinologia. Il tutto si integrerà con il trasferimento della Chirurgia Toracica, dell’Anatomia Patologica e della Oncologia Medica dalla ASL Bari all’Istituto, ormai in fase di realizzazione.
Dopo le lodi tessute da Emanuele Sannicandro, Presidente del CIV dell’Istituto (Comitato di Indirizzo e Valutazione) ai dipendenti, al Direttore Generale e al Direttore Scientifico Giampietro Gasparini per «l’eccellente lavoro svolto e presentato alla Commissione», è toccato a quest’ultimo evidenziare le richieste che la Commissione non ha mancato di rivolgere: «L’attività scientifica dovrà essere potenziata in misura significativa- ha precisato Gasparini- Il rafforzamento e la creazione di reti regionali, nazionali per tutte le patologie ed internazionali per quelle oncologiche strategiche sono provvedimenti essenziali e necessari per attribuire all’Istituto il suo vero ruolo di IRCCS Oncologico della Regione Puglia, con reali funzioni di “Hub” soprattutto nella Rete Oncologica Pugliese. Serve anche non trascurare l’adozione di provvedimenti organizzativi per incrementare la capacità di risorse di ricerca e accendere i fari sull’attività di formazione, audit clinica, valutazione del rischio clinico e misure di prevenzione». La Commissione ha condiviso, infatti, l’attività messa in campo dalla nuova Direzione Scientifica ritenendola meritoria.
La partita è ben lontana dal fischio finale, ma i pronostici sono favorevoli e passano da una serie di azioni già avviate, utili ad accrescere le performance dell’Istituto: potenziamento del Laboratorio di Genetica Molecolare, completamento della Biobanca entro la fine dell’anno e del Laboratorio di Nanotecnologie, implementazione dell’integrazione e della condivisione della strumentazione del Laboratorio di Biomorfologia Funzionale e del Laboratorio di Farmacologia sperimentale.
«Il risultato di oggi non era affatto scontato, ma ce l’abbiamo fatta». Mercoledì mattina nella sala conferenze dell’Istituto, con toni perentori e rovesciando il tavolo di eventuali considerazioni semplicistiche, Giovanni Gorgoni Direttore Ares (Agenzia regionale sanitaria) ha commentato la riconferma sperata, ma non scontata. «Negli ultimi anni sono cambiate le normative in tema di riconoscimento degli IRCCS e di politiche ministeriali relative alla ricerca scientifica e all’efficienza economica. La partita si è fatta più difficile, tanto che un anno fa non avrei scommesso un centesimo sulla riconferma. Ma evidentemente mi sarei sbagliato».
Dalle parole di Gorgoni traspare con evidenza il merito riconosciuto alla Direzione Strategica dell’ospedale che negli ultimi sei mesi ha risalito la china, segnando le prime reti nella partita. Ma il match è ancora lungo e non esclude tempi supplementari e rigori. «Il futuro è molto difficile. Dipende anche da voi. Da ora conta», ha concluso Gorgoni.
Il «dipende da voi» è diventata frase ricorrente anche dell’intervento del Direttore Generale Vito Antonio Delvino che, rivolgendosi a una platea di sanitari, tecnici e amministrativi ha rimarcato la necessità di non abbassare la guardia sui quattro parametri che la Commissione ha valutato con favore: «La Commissione ministeriale ha espresso il suo apprezzamento per la qualità dell’edificio che ci ospita, idoneo per l’assistenza dei pazienti oncologici; il personale sanitario è stato ritenuto professionale; la produzione scientifica organizzata e la progettualità significativa». A suggello delle potenzialità riconosciute a livello ministeriale all’ospedale di via Orazio Flacco, Delvino ha portato all’attenzione dei presenti le prossime mosse da fare in attacco: potenziamento, con risorse umane e strumentali, dell’Urologia, Chirurgia ginecologica, Ortopedia oncologica e Endocrinologia. Il tutto si integrerà con il trasferimento della Chirurgia Toracica, dell’Anatomia Patologica e della Oncologia Medica dalla ASL Bari all’Istituto, ormai in fase di realizzazione.
Dopo le lodi tessute da Emanuele Sannicandro, Presidente del CIV dell’Istituto (Comitato di Indirizzo e Valutazione) ai dipendenti, al Direttore Generale e al Direttore Scientifico Giampietro Gasparini per «l’eccellente lavoro svolto e presentato alla Commissione», è toccato a quest’ultimo evidenziare le richieste che la Commissione non ha mancato di rivolgere: «L’attività scientifica dovrà essere potenziata in misura significativa- ha precisato Gasparini- Il rafforzamento e la creazione di reti regionali, nazionali per tutte le patologie ed internazionali per quelle oncologiche strategiche sono provvedimenti essenziali e necessari per attribuire all’Istituto il suo vero ruolo di IRCCS Oncologico della Regione Puglia, con reali funzioni di “Hub” soprattutto nella Rete Oncologica Pugliese. Serve anche non trascurare l’adozione di provvedimenti organizzativi per incrementare la capacità di risorse di ricerca e accendere i fari sull’attività di formazione, audit clinica, valutazione del rischio clinico e misure di prevenzione». La Commissione ha condiviso, infatti, l’attività messa in campo dalla nuova Direzione Scientifica ritenendola meritoria.
La partita è ben lontana dal fischio finale, ma i pronostici sono favorevoli e passano da una serie di azioni già avviate, utili ad accrescere le performance dell’Istituto: potenziamento del Laboratorio di Genetica Molecolare, completamento della Biobanca entro la fine dell’anno e del Laboratorio di Nanotecnologie, implementazione dell’integrazione e della condivisione della strumentazione del Laboratorio di Biomorfologia Funzionale e del Laboratorio di Farmacologia sperimentale.