Elettrosmog a Lecce, "ci sono voluti anni per una risposta dal Ministero dell'Ambiente"

ROMA - Il 4 febbraio di due anni fa veniva presentata un'interrogazione a prima firma della Senatrice Salentina Daniela Donno (M5S), indirizzata all'Esecutivo Ambiente e Salute, sugli anomali episodi registrati nella città di Lecce a causa di forti emissioni di onde elettromagnetiche.

"In quella sede, chiedevamo di indagare sulla questione attraverso la produzione di un aggiornato censimento delle singole sorgenti di campo elettromagnetico e con la misurazione dei valori rilevabili in prossimità delle principali fonti di irradiazione. Solo adesso, però, arriva la risposta del Ministero dell'Ambiente che tiene solo a rimettere alle amministrazioni provinciali e comunali - che si avvalgono delle Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente - la competenza del controllo e della vigilanza sanitaria e ambientale" afferma la senatrice pentastellata.

"Non ci stanchiamo di chiedere, ancora una volta, la promozione di studi  riguardanti gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute, tenendo conto non solo delle prescrizioni derivanti dalla normativa vigente, ma anche delle raccomandazioni e degli studi della ricerca comunitaria e internazionale" conclude Donno.

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