STATI UNITI - Tutto questo potrebbe diventare realtà grazie ad una nuova tecnologia che permette di stampare circuiti su superfici rigide e flessibili con costi ridotti e una risoluzione dieci volte maggiore a quella offerta dalle tecniche attuali. Infatti finestre 'intelligenti' saranno capaci di mostrare le previsioni meteo della giornata in base alle condizioni esterne. O ancora, etichette 'parlanti' che comunicano la temperatura dei cibi e il loro stato di conservazione.
La scoperta è stata sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, che hanno pubblicano i risultati dei primi esperimenti sulla rivista scientifica Science Advances. Il 'cuore' della nuova tecnologia, spiega Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sta in un 'timbro' spugnoso grande quanto l'unghia di un mignolo, realizzato grazie ad una 'foresta' di nanotubi di carbonio rivestiti da una sottilissima pellicola di polimero: questi microscopici cilindri sono stati disposti in maniera ordinata per ottenere disegni più sottili di un capello umano.
Grazie a questa porosità, il 'timbro' può essere attraversato da un 'inchiostro' elettronico formato da una soluzione contenente nanoparticelle di argento, ossido di zinco o nanocristalli semiconduttori. Per rendere il processo di stampa più efficiente, i ricercatori del Mit hanno messo a punto un macchinario con un rullo motorizzato dove scorre il substrato su cui apporre i circuiti: il sistema consente di stampare ad una velocità di avanzamento di 200 millimetri al secondo, comparabile con quella delle attuali tecnologie di stampa industriale.
La scoperta è stata sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, che hanno pubblicano i risultati dei primi esperimenti sulla rivista scientifica Science Advances. Il 'cuore' della nuova tecnologia, spiega Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sta in un 'timbro' spugnoso grande quanto l'unghia di un mignolo, realizzato grazie ad una 'foresta' di nanotubi di carbonio rivestiti da una sottilissima pellicola di polimero: questi microscopici cilindri sono stati disposti in maniera ordinata per ottenere disegni più sottili di un capello umano.
Grazie a questa porosità, il 'timbro' può essere attraversato da un 'inchiostro' elettronico formato da una soluzione contenente nanoparticelle di argento, ossido di zinco o nanocristalli semiconduttori. Per rendere il processo di stampa più efficiente, i ricercatori del Mit hanno messo a punto un macchinario con un rullo motorizzato dove scorre il substrato su cui apporre i circuiti: il sistema consente di stampare ad una velocità di avanzamento di 200 millimetri al secondo, comparabile con quella delle attuali tecnologie di stampa industriale.